Disarmata ancora la scultura di Barba Brisiu e l’assessore attacca i giovani

A fare il triste ritrovamento Giacomo De Vai: «Per loro non c’è nulla da fare, ragazzi cretini»
Ospedaletti. «Per i giovani non c’è nulla da fare, senza parole». E’ rimasto di sasso l’assessore al Turismo e Manifestazioni Giacomo De Vai quando, questa mattina, ha trovato la scultura dell’artista Barba Brisiu nuovamente disarmata da un atto vandalico: spada e braccio staccate dal corpo.
Lo stesso identico episodio era avvenuto nell’agosto 2020. Anche in quel caso, sempre nel corso della notte, la scultura realizzata da Fabrizio Ciarma, – ospedalettese d’origine, cuneese d’adozione -, era stata vandalizzata da ignoti. Poi la riparazione ad opera di due cittadini del posto. Ora lo sfogo di De Vai sui social che si scatena contro i giovani, accusati, anche se in mancanza di prove concrete (in quel punto non ci sono le telecamere), di essere i responsabili del vile gesto.
«Ho ritrovato la spada e il braccio spezzati mentre mi recavo in Comune, – racconta De Vai. Sappiamo che determinati luoghi sono frequentati dai giovani, non si sa quali, non si sa chi e di dove essi siano. Sta di fatto che un problema con i ragazzi, probabilmente non di Ospedaletti, esiste e ne è prova il ritrovamento nei giardini Mazzini di alcuni lampioni rotti qualche giorno fa. Quella nei confronti dei giovani è una mia supposizione, avvalorata da alcuni fatti. Premetto che non ce l’ho con i giovani di Ospedaletti – continua l’assessore -, anzi, mi auguro che se vedono qualcuno di fuori fare certe cose, siano i primi ad intervenire per difendere il proprio paese. La noia non può giustificare determinati atti e ad Ospedaletti non mancano gli spazi per divertirsi. Telecamere si telecamere no, qui il problema è un altro. Non si può riempire un paese di telecamere perché dei ragazzi cretini non hanno il minimo senso di responsabilità e di rispetto».