Imperia, Raffaella Romagnolo a “Due Parole in Riva al Mare”

16 agosto 2021 | 16:29
Share0
Imperia, Raffaella Romagnolo a “Due Parole in Riva al Mare”

Presenta “Di luce propria”, un romanzo civile e intimo al tempo stesso

Imperia.Raffaella Romagnolo ospite alla rassegna “Due Parole in Riva al Mare”.

«Dopo questo periodo difficile di sospensione torna il Festival Due parole in riva al mare. Ripartiamo dalle storie, dai libri e dai classici incontri con i nostri scrittori del cuore. Quest’anno grazie alla collaborazione e al patrocinio del Comune di Imperia, che ha creduto nel nostro progetto, tutti gli eventi si svolgeranno in una splendida location, in Villa Faravelli a Imperia. Secondo appuntamento del Festival è mercoledì 18 agosto alle 21 con Raffaella Romagnolo presenta Di luce propria, Mondadori.Dialoga con l’autore il gruppo di lettura Frammenti di Imperia. Evento gratuito. Si consiglia di prenotare il proprio posto tramite mail a infoduepaoleinrivalmare@gmail.com»– dicono gli organizzatori.

Di luce propria, Raffaella Romagnolo – Mondadori
«Me. Scegli me.» In fila con gli altri, Antonio Casagrande sa che la sua preghiera muta non troverà ascolto. Scelgono sempre qualcun altro. È stato così per gli undici anni che ha trascorso al Pammatone, l’orfanotrofio genovese che lo ha accolto appena venuto al mondo, il 13 giugno 1855. E non c’è dubbio che sia per quella pupilla color perla. Chi vorrebbe un bambino difettoso? Invece un bel giorno succede. «Lui» indica l’omone grondante di pioggia che gli sta davanti. Gli serve un apprendista, poche storie. Nella bottega di Alessandro Pavia, Antonio impara quel che gli servirà a stare al mondo: la magia dell’alfabeto, la passionaccia per la politica, l’amore per la giustizia e soprattutto la nuovissima arte della fotografia. Misture alchemiche, carta albuminata e la luce, la cosa più importante. Il resto glielo spiega madama Carmen, tenutaria di bordello con il cuore spezzato e un gran talento per gli affari. Sono tempi decisivi, quelli, e anche Pavia ha una missione: la folle, visionaria impresa di ritrarre uno per uno i Mille che con Garibaldi fecero l’Italia. A Borgo di Dentro, un pugno di case sulle colline piemontesi, ne ha scovati addirittura quattro. Proprio lì, in un giorno di festa, Antonio scopre il suo potere: liberato dalla benda, potenziato dall’obiettivo della macchina fotografica, l’occhio cieco vede ciò che nessuno può vedere, il destino, l’ineluttabile. È un dono, forse. Secondo Antonio, una maledizione. Sullo sfondo, l’Italia è appena nata e l’orfano del Pammatone si fa uomo attraversando i momenti che trasformano un paese straccione e inconsapevole in una nazione. In mezzo a una folla in rivolta per il pane, Caterina, libera e coraggiosa, lo prende per mano e lo aiuta a capire, mentre le sue visioni si fanno sempre più caotiche e terribili. L’occhio cieco nel mirino, Antonio vede ciò che nessuno vorrebbe vedere, il fango delle trincee nello sguardo dei giovani che inneggiano alla guerra, la fine di chi amiamo. Feroce e implacabile, la morte non smette di sfidarlo. Finché Antonio Casagrande raccoglie la sfida.

Con la sua immaginazione potente e una scrittura capace di accogliere il tumulto della realtà, Raffaella Romagnolo ci regala un romanzo civile e intimo al tempo stesso, che assorbe tutti i colori del mondo e ne restituisce la luce.

Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971 e vive sulle colline tra Piemonte e Liguria. Tra i suoi romanzi: La masnà (Piemme), Tutta questa vita (Piemme), Destino (Rizzoli). Con La figlia sbagliata (Frassinelli) è stata candidata al premio Strega nel 2016, mentre Respira con me (Pelledoca) è stato finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020. I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese.