Imperia, attacco di panico in autostrada: donna soccorsa dai carabinieri ringrazia l’Arma

«Sono degli angeli – ha scritto la donna – E meritano veramente il plauso dei cittadini e delle autorità»
Imperia. Ha voluto ringraziare, con una lettera inviata al Comando regionale dei carabinieri, i suoi «angeli»: una donna di nome Luisa colta da un attacco di panico mentre percorreva l’Autostrada dei Fiori, tra lo svincolo di Imperia Ovest e quello di Arma di Taggia, che aveva imboccato per errore, dovendo invece recarsi nella direzione opposta per tornare a casa.
Nella missiva, la donna elogia l’operato dei carabinieri: giovani in divisa che non aveva mai incontrato prima e di cui non conosce nemmeno i nomi, ma dei quali ha voluto sottolineare la «bravura, correttezza, altruismo e generosità che non pensavo potessero più trovarsi in nessuno». «Sono degli angeli – ha aggiunto la donna – E meritano veramente il plauso dei cittadini e delle autorità. Ringrazio anche l’Arma dei Carabinieri tutta per il lavoro e gli sforzi che fa tutti i giorni per gli italiani. Grazie e viva l’Arma dei Carabinieri».
La lettera è giunta al Comando Legione Carabinieri “Liguria” lo scorso 31 luglio, si riferisce a un episodio avvenuto il 21 dello stesso mese, quando Luisa è rimasta bloccata nel traffico dell’A10. «Premetto che non viaggio molto in autostrada – spiega la donna – Ed in quel momento mi sono sentita assalire dall’ansia, avendo capito di aver sbagliato direzione».
«Davanti alla mia auto ho notato la presenza di una pattuglia di Carabinieri – continua – Essendo il traffico completamente fermo sono scesa ed ho chiesto informazioni e due militari, in maniera molto gentile, mi hanno fatto capire che avevo sbagliato direzione e che avrei dovuto prendere per Genova anziché Ventimiglia».
A quel punto la donna risale in auto ma è colta da una crisi di ansia e pianto. I carabinieri, pur essendo rimasti a bordo della loro gazzella, non l’hanno persa di vista e attraverso lo specchietto retrovisore si sono accorti che Luisa aveva bisogno di loro. A quel punto, uno dei due militari è sceso dall’auto di servizio per «rincuorarmi e tranquillizzarmi. Visto che ero completamente presa dal panico, i carabinieri mi hanno detto di seguirli facendo esattamente le manovre che avrebbero fatto loro». Così Luisa ha fatto: affidandosi ai carabinieri nei quali riponeva la massima fiducia, vista la secolare vicinanza dell’Arma ai cittadini, la donna è stata accompagnata fuori dall’autostrada fino allo svincolo giusto per proseguire il suo viaggio.
«Mi hanno rincuorato per tutto il viaggio – conclude Luisa – Facendomi segni di incoraggiamento e cercando di capire se stavo bene e se ero tornata in me dopo la crisi. Non avrei mai pensato di trovare persone così altruiste, generose e sensibili in vita mia. Sono riusciti a darmi coraggio».