I dati

Immobili confiscati alle mafie in provincia di Imperia: il report di Libera

53 le attività e i beni confiscati alla famiglia Pellegrino-Barillaro al termine del processo denominato "La Svolta"

libera beni confiscati

Ventimiglia. Sono 53 le attività e i beni confiscati alla famiglia Pellegrino-Barillaro al termine del processo denominato “La Svolta“. Il dato emerge dal lavoro compiuto dal campo “E!State” di Libera, che ha visto il coinvolgimento di studenti di Scienze politiche e Giurisprudenza. Giovani che oggi, al termine della loro esperienza, hanno raccontato le fasi della loro ricerca sui beni confiscati alle mafie in provincia di Imperia, enunciando il risultato ottenuto al pubblico presente ai giardini della Spes, nel quartiere di Roverino, a Ventimiglia.

Tra i 53 beni, ci sono “La grotta del Drago”, night club sito in via Martiri della Libertà, a Sanremo, di proprietà di Giovanni Pellegrino. E poi ancora: fabbricati, terreni (a Bordighera e Vallecrosia) e mezzi, come auto, furgoni e motoveicoli.

Trentotto, invece, gli immobili confiscati alle mafie e gestiti in provincia di Imperia. Un dato, quest’ultimo, aggiornato al 29 agosto 2021. Appartamenti e terreni siti tra Ventimiglia e Sanremo che ora, grazie a una proposta di legge di iniziativa popolare voluta fortemente da Libera nel 1996, potranno avere un riutilizzo sociale.

Un lavoro non semplice, quello svolto dai giovani volontari di Libera, che hanno dovuto effettuare numerose ricerche incrociate per poter sviluppare l’elenco dei beni sottratti a chi li aveva ottenuti in modo illecito, come ritenuto anche dalla suprema corte di Cassazione, che ha comminato condanne divenute recentemente definitive nei confronti di Giovanni Pellegrino a 10 anni e 6 mesi, Maurizio Pellegrino (10 anni) e Antonino Barillaro (7 anni).

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