Grandinata a Ventimiglia, il sindaco Scullino: «Coltivazioni distrutte, 200 aziende in ginocchio»

1 agosto 2021 | 15:57
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La conta dei danni non è ancora finita, ma una cosa è certa: da tempo non si vedeva una cosa del genere

Ventimiglia. A diverse ore dalla violenta grandinata che ha duramente colpito l’entroterra di Ventimiglia, gli ultimi pezzi di vetro ancora attaccati alle strutture metalliche delle serre cadono al suolo a causa del vento. Bevera, Calvo, Varase, San Pancrazio, Porra, Grimaldi, Latte: è un disastro ovunque.

La conta dei danni non è ancora finita, ma una cosa è certa: da tempo non si vedeva una cosa del genere. Una decina di minuti, nel cuore della notte, in cui dal cielo sono piovuti chicchi di ghiaccio grandi più di palline da golf. «Abbiamo avuto una grande paura», racconta chi è stato svegliato di soprassalto dal frastuono della grandine che ha forato le grondaie, bucato le tegole dei tetti, mandato in frantumi i vetri delle auto e, appunto, distrutto le serre delle coltivazioni.

«E’ una situazione di una gravità enorme che ha colpito il cuore pulsante dell’economia agricola e floricola, che si trova nelle frazioni di Bevera, Varase, Calvo, San Pancrazio, Grimaldi e altre località ancora», dichiara il sindaco Gaetano Scullino, che dalla prima mattina ha iniziato un sopralluogo per verificare di persona quanto accaduto.

«Sono circa 200 le attività presenti che hanno subito danni inestimabili – aggiunge Scullino – E’ tutto distrutto. Siamo in fase di raccolta, quindi questa povera gente ha lavorato per mesi e ora è tutto da rifare». Il sindaco ha già annunciato che verrà chiesto lo stato calamità: «Noi faremo la nostra parte – spiega – Ma è doveroso che la Regione e lo Stato prendano in considerazione questi imprenditori che ora devono ripartire da zero».

La scorsa notte rovesci a carattere temporalesco hanno interessato diverse zone della Liguria: inizialmente il Ponente, dove si sono registrati 31,4 millimetri di poggia in un’ora a Pizzeglio, nel territorio comunale di Castelvittorio. E poi, sempre a Ponente, grandine e vento fino a 67 chilometri orari, come misurato a Monte Maure, nel comune di Ventimiglia. Successivamente i fenomeni si sono spostati verso Levante.

La grandinata non ha risparmiato neppure le serre della SpesAuser, a Varase, che ospitano gli orti e le colture utilizzati per le attività di inclusione sociale di persone diversamente abili. Attività che ora, per forza maggiore, sono sospese.

Su quanto accaduto è intervenuto anche il deputato ventimigliese Flavio Di Muro: «Mi stanno segnalando ingenti danni alle aziende agricole del nostro territorio, proprio in questo momento in cui si stavano gradualmente riprendendo dai periodi più bui della pandemia, non ci voleva. Mi vengono inoltre segnalati danni ai privati, a loro veicoli e immobili – ha dichiarato – Esprimo la mia sincera vicinanza e garantisco tutto il mio impegno affinché il Ponente non sia lasciato solo. Sono in costante contatto con il vicepresidente della Regione e assessore all’agricoltura Alessandro Piana per condividere e intraprendere le opportune iniziative a tutela dei nostri cittadini e delle nostre imprese colpite».

Proprio Alessandro Piana è atteso a Ventimiglia per un sopralluogo nelle aree maggiormente colpite.