Bordighera, rischiano la vita per salvare due ragazzini in mare: «Comuni mettano bagnini in spiagge libere»

2 agosto 2021 | 15:52
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Il bagnino: «Se sono vivo è grazie a Filippo, ha rischiato anche lui per salvare me»

Bordighera. «Lo deve scrivere, per favore, il mio messaggio. Deve arrivare al sindaco, all’amministrazione, ma non solo di Bordighera: tutti i comuni devono spendere per dotare le spiagge libere di bagnini». A lanciare l’accorato appello è Robertino Rocco: il bagnino di 19 anni dei bagni Vernier, a Bordighera, che nel pomeriggio di ieri ha rischiato la vita per salvare due ragazzini che si erano tuffati in un mare proibitivo nonostante la bandiera rossa issata da tutti gli stabilimenti balneari.

Dopo essere stato trasportato in codice rosso di massima gravità in elicottero all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, Robertino è tornato a casa con una prognosi di quindici giorni per il trauma cervicale che si è procurato sbattendo nel bagnasciuga. «Le onde mi hanno sbattuto sulla spiaggia mentre la corrente mi risucchiava», racconta. «Non ho visto i due ragazzi entrare in acqua, erano su una spiaggia libera lontana dai bagni dove lavoro. La corrente li ha trascinati fino da me e una ragazza è venuta urlando a chiedere aiuto, così mi sono buttato».

E’ successo tra le 17 e le 18 quando il mare, anche solo a guardarlo, faceva paura. «Se sono vivo lo devo soltanto a Filippo, che si è buttato tra le onde, nonostante le condizioni del mare, e mi ha salvato la vita. Se non ci fosse stato lui, io ora non sarei qui a raccontarlo», dice il bagnino, che tiene a ringraziare l’amico Filippo Mutascio, 21 anni, figlio dei titolari dei Bagni Vernier: «In acqua è stato un punto di riferimento», spiega. Anche il 21enne ha rischiato di annegare, ma fortunatamente è riuscito a cavarsela senza riportare ferite: trasportato all’ospedale di Sanremo per accertamenti, è stato dimesso poco dopo.

Vuoi dire qualcosa a quei ragazzi che subito dopo essere stati salvati si sono allontanati senza neanche un grazie? «Voglio solo dire al Comune di mettere i bagnini. Se ci fossero stati nessuno, con quel mare, sarebbe entrato in acqua», risponde Robertino, che ha ancora stampate davanti agli occhi le immagini terribili di ieri, quando i marosi stavano trascinando pericolosamente i due ragazzini contro la scogliera: «Sono entrato per evitare che ci finissero contro, Filippo mi ha salvato la vita – conclude – Ora più che il trauma fisico resta quello psicologico: adesso ho paura, ho rischiato e non mi sento più sicuro come lo ero prima».

[Nella foto i due amici: Robertino Rocco e Filippo Mutascio]