Bordighera Alta, alla scoperta di un gioiello antico che oggi splende di luce nuova

1 agosto 2021 | 08:00
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Tra piazzette e carruggi non solo ristoranti e bar, ma anche tante botteghe e studi professionali

Bordighera. Una piccola bottega in via Dritta, la “Jardinerie”, è l’ultima attività aperta nel centro storico di Bordighera. Uno scrigno di sapori, con presidi slow food e produzioni locali per assaporare il territorio dell’estremo ponente ligure.
In controtendenza rispetto alla crisi degli ultimi due anni, legata alla pandemia da Covid-19, Bordighera Alta sembra ogni anno rifiorire. Il merito va ai cittadini, che se ne occupano, da sempre, con amore. Ma anche alle tante persone, imprenditori, professionisti, artisti e artigiani, che nel borgo credono e investono. «Perché qui si può lavorare molto bene – dice Claudia Roggero (CR&aOfficina) – Da una parte c’è la tranquillità e dall’altra ci sono dei rapporti umani diversi da quelli che si creano nell’atmosfera più frenetica e dispersiva della città bassa».

Quasi un mondo a sé, pullulante di vita, con relazioni che si intrecciano come i tipici carruggi che l’attraversano, Bordighera Alta accoglie i turisti affascinati dalla storia di un borgo incastonato tra possenti mura, nel quale si accede attraverso tre porte, quella della Maddalena, che dà su piazza del Popolo, vero agorà del paese; porta sottana e porta del Capo: il grande piazzale ai piedi del borgo.

reportage Bordighera Alta

Chi si avventura in questo borgo attirato dai tanti rinomati locali, scopre che al suo interno racchiude mille volti, mille storie. E ne resta affascinato. C’è Elisabetta Giribaldi che in un appartamento tipicamente ligure realizza saponi con prodotti naturali e vegetali, unendo le tecniche di saponificazione, legati alla tradizione olivicola, all’utilizzo di erbe aromatiche come il rosmarino, potente antibatterico naturale. E non solo, tra le creazioni di Elisabetta ci sono i “giardini verticali”, realizzati con i legni trasportati dalle mareggiate sulla spiaggia, abbinati a vetri, italiani o turchi. «Sono la parte più mia – racconta – quella dove posso esprimere molto di più quella che è la creatività. Fin da bambina sono sempre stata affascinata da quello che il mare lasciava, poi con il tempo, dopo studi che mi hanno indirizzata, ho iniziato a camminare sulla spiaggia cercando qualcosa». Quel legno, che porta con sé una storia, non verrà buttato o bruciato perché ha ancora qualcosa da raccontare e diventa oggetto d’arte.

reportage Bordighera Alta

Tra gli atelier di scultura, fotografia, e restauro mobili, spiccano a Bordighera Alta anche studi di architetti, grafici e altri professionisti che scelgono il borgo per trovare ispirazione. Lavori moderni si affiancano a quelli più tradizionali, si mescolano ambienti, sonorità. Come all’interno del Twenty Cabane, il Deluxe Bazar in cui Alessandra e Lorenzo Marzola accolgono turisti e residenti. Un laboratorio di bellezza, che ospita una linea d’abiti sartoriale, candele, bracciali e cuscini. «Eravamo alla ricerca di uno spazio da abbinare alla nostra boutique storica, Twenty boutique, in corso Italia – racconta Alessandra – Il desiderio mio e di mio marito è sempre stato quello di creare un contenitore speciale dove accogliere piccole produzioni artigianali». Un luogo caldo e accogliente, che vive d’estate, rendendo ancora più magica l’atmosfera del paese.