Ventimiglia ricorda Marise Ferro, una sala della biblioteca porta il nome dell’illustre scrittrice

11 luglio 2021 | 12:06
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Ventimigliese che con le sue opere fu anticipatrice dell’emancipazione delle donne

Ventimiglia. Da ieri il fondo moderno della Biblioteca Aprosiana di piazza Bassi a Ventimiglia porta anche il nome di Marise Ferro, scrittrice ventimigliese che con le sue opere fu anticipatrice dell’emancipazione delle donne.

Presenti all’intitolazione della sala, oltre al vicesindaco Simone Bertolucci e al professor Davide Barella, anche il nipote della scrittrice, Paolo Gianferrari, con la moglie Maria Augusta Gianferrari Capitini e la nipote acquisita Mercedes Bo, figlia del fratello di Carlo Bo, marito di Marise Ferro.

Nata a Ventimiglia il 21 giugno del 1905, Marise Ferro ha trascorso nella città di confine l’infanzia e l’adolescenza e ha sempre ricordato nelle opere scritte la propria città. La scelta di intitolarle una sala dell’Aprosiana è stata fatta anche in virtù della nutrita bibliografia della scrittrice che l’ha consacrata, tra l’altro, quale anticipatrice del percorso dell’emancipazione delle donne.