Ventimiglia, inaugurato il porto di Cala del Forte: le video-interviste ai protagonisti
Il principe Alberto II di Monaco ricorda il padre Ranieri III che ideò e sviluppò i porti del principato
Ventimiglia. Non riusciva a contenere la gioia, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, che al termine del taglio del nastro e dopo gli inni nazionale ha stretto i pugni e in segno di vittoria li ha alzati verso il cielo. Oggi, a 12 anni dalla posa della prima pietra, il suo sogno per la città che amministra si è realizzato: Ventimiglia ha un porto, Cala del Forte.
«Ancora oggi mi sembra strano, che abbiamo inaugurato una cosa che abbiamo iniziato nel 2008 – ha detto il sindaco – Nel 2009 ho posato la prima pietra, con Beatrice Parodi, che oggi era qua, con il principe Alberto di Monaco, che nel 2017 ha creduto e investito a Ventimiglia, costruendo il terzo porto del principato. Non ho parole: ho iniziato con la prima pietra e ora l’ho inaugurato. E’ un regalo enorme a tutta la città di Ventimiglia».
«Un momento per noi estremamente importante dopo 4 anni di lavori serrati con una squadra incredibile sia da parte nostra sia da parte dell’impresa e della progettazione – ha dichiarato il direttore di Cala del Forte Marco Cornacchia – . Solo due settimane fa molte persone non ci credevano che saremmo riusciti a fare questo invece abbiamo lavorato con passione e con professionalità e siamo finalmente riusciti a terminare questo porto meraviglioso. Sarà una perla per il Mediterraneo, per la Liguria e anche, oserei dire, per la Francia».
178 posti barca, con ormeggi per natanti da 6 metri e mezzo fino a vere e proprie navi 75 metri. Già 50 i posti barca “venduti” per 40 anni: «É un record – prosegue Cornacchia – Nessuno negli ultimi dieci, quindici anni, ne ha venduti così tanti. Abbiamo anche affittato tantissimo, abbiamo 40 posti barca che vanno dai 28 fino a 75 metri, ne abbiamo davvero tanti e possiamo servire con un livello di servizi altissimo tutte le barche migliori che possiamo trovare nel Mediterraneo». 35 locali commerciali, già tutti assegnati, cinque ristoranti e una palestra completano il quadro. Una decina di negozi, tra cui quello dell’ex pilota di Formula 1 Thierry Boutsen, che vende auto, sono già operativi. Entro settembre lo saranno anche tutti gli altri, così come sarà pronto il cantiere nautico all’interno del porto.
«Oggi è una giornata importante perché questo bellissimo porto viene inaugurato dopo un periodo di emergenza sanitaria che ha accomunato Italia e Francia e tutto il mondo. È un simbolo della ripartenza, anche fisica: abbiamo visto crescere questo porto nei mesi passati, quando tenere aperti i cantieri non era facile e oggi lo vediamo finito, in tempo per una ripartenza che coinvolgerà tutto il Mediterraneo e ci accompagnerà per i prossimi anni». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto all’inaugurazione del nuovo Porto di Cala del Forte, a Ventimiglia, dove è giunto insieme al vicepresidente della Regione Alessandro Piana e agli assessori Marco Scajola e Gianni Berrino.
«È anche un esempio di collaborazione – prosegue Toti – che apre una strada per tutti noi e spero sia una strada lunga, che porti soddisfazioni sia per il Principato di Monaco che ha investito in questa straordinaria opera, davvero bella, sia per i cittadini di Ventimiglia. La Liguria è il primo distretto di produzione della nautica in Italia ed è bello vedere luoghi come questo, in cui sono ospitate le imbarcazioni costruite dalle nostre maestranze. Molto spesso intorno alla nautica e ai grandi yacht c’è stato in passato un atteggiamento un po’ snobistico, come se fossero un giocattolo per persone ricche e un po’ annoiate. Non è così: attorno a questo mondo ruota la speranza di tanti giovani di avere un futuro, una vita. Non si tratta di giocattoli a disposizione di qualcuno ma di un pezzo dell’industria e del design, che offre opportunità lavoro e occupazione a migliaia di persone. Per questo dobbiamo continuare con grande cura ad investire in questo settore. Ringrazio chi ha creduto in questa iniziativa e contribuito a creare questo gioiello: il Principato di Monaco, il Comune di Ventimiglia e anche Regione Liguria. Noi ci siamo e qualsiasi cosa il Principato intenda fare qui – conclude – avrà nella Regione un partner attento e presente».
«Non posso che ricollegarmi a mio padre che ideò e sviluppò i porti di Monaco. Sono certo che l’operazione porterà successo ad entrambi. Per il Principato di Monaco si tratta del terzo porto che spero contribuisca alla sviluppo economico e sociale del territorio», ha detto il principe Alberto II nel suo discorso.
Emozionata Beatrice Cozzi Parodi, che aveva iniziato i lavori per la realizzazione dell’approdo: «C’è tanto lavoro fatto, inizialmente per seguire il progetto, perché io ho raccolto un progetto in parte fatto, l’ho continuato, sono arrivata alla concessione demaniale e alla posa della prima pietra, nel 2009, come ricordato dal sindaco Scullino». «Ora sono felice – aggiunge l’imprenditrice – Perché è andato in mano a grandi professionisti, a uno Stato che dà lustro a tutto il mondo e lo darà anche a questa città».
Il porto di Ventimiglia è «un’infrastruttura attesa, molto bella, che abbiamo tutti voluto a cominciare dal Comune – ha detto l’assessore regionale Marco Scajola – Come regione abbiamo seguito passo passo i lavori per arrivare alla sua realizzazione. Un porto bello, a misura di città e di territorio, ben inserito nell’ambiente di questa città, che potrà comunicare con la Francia e con Montecarlo. Importante la presenza del principe Alberto, per creare quei rapporti di collaborazione che sono fondamentali. Una giornata di festa, che nella fase di questa ripartenza che noi tutti ci aspettavamo, è un segnale forte che si ha non solo per Ventimiglia ma per tutto il Ponente, per tutta la Liguria».
«La voglia di questa giornata è maturata per circa 21 anni – ha detto il progettista del porto di Cala del Forte, l’architetto Marco Filippo Alborno – Oggi, indubbiamente, tiro un grosso sospiro di sollievo e sono chiaramente emozionato e molto orgoglioso del fatto che questo porto finalmente sia aperto». «Il momento più bello – confida l’architetto – E’ stato quando le imbarcazioni hanno dato fiato alle trombe, perché è come se il porto parlasse in un certo senso». Sulle caratteristiche dell’infrastruttura, Alborno spiega: «Il discorso della bocca verso ponente è un obbligo: se lo avessimo rivolto a levante sarebbe stato sempre riempito dai materiali trasportati dal fiume Roja. Questo ha comportato una difficoltà tecnica nel disegno della diga e dell’imboccatura del porto, che però è stata risolta e funziona molto bene. Per quanto riguarda la forma, quella è stata la cosa che più mi ha entusiasmato, perché è un po’ come se il progetto si fosse generato da solo, in quanto abbiamo preso l’asse della galleria degli Scoglietti, che è il collegamento diretto con la città, e lo abbiamo portato in mare, nel centro del porto, e su quel centro, dove c’è la torre servizi, abbiamo generato una forma che si è adattata molto bene alla linea di costa e che ha preso la forma di un nautilus. Non è proprio circolare, in realtà i raggi di curvatura cambiano sei volte in questo porto, proprio perché ha la forma di questa conchiglia». «Non si tratta solo di un fatto estetico – conclude Alborno – Ma anche funzionale, perché essendo asimmetrica spegne il riflesso di onda all’interno del porto».