Rientrati in città gli studenti imperiesi bloccati a Malta per il Covid
Commozione all’arrivo in piazza Dante a bordo di una navetta noleggiata dai genitori
Imperia. «Tutto bene, siamo contenti di essere qua. I primi giorni in albergo a Malta è stato un po’ traumatizzante perché non ce l’aspettavamo, poi ci siamo adattati. Una esperienza che mi ricorderò per tutta la vita quando penserò al mio viaggio di maturità mi verrà in mente questa avventura». Sono le prime parole di Lorenzo Ranise, uno degli 8 ragazzi imperiesi bloccati a Malta per più di dieci giorni a causa di un focolaio di Covid che aveva costretto in quarantena circa una sessantina di connazionali.
I ragazzi, compagni di classe, dopo essere sbarcati a Orio al Serio sono rientrati in città a bordo di un pulmino allestito dai genitori che li aspettavano in piazza Dante.
Dice un genitore: «Il soggiorno forzato è stato gratuito anche se in una prima fase l’Ambasciata ci aveva detto chiaramente che sarebbe stato a nostre spese. I ragazzi si sono pagati il vitto ordinandolo con delle App. Inizialmente il personale diplomatico è stato molto gentile e disponibile, poi, forse travolti dalla situazione si sono dimostrati meno disponibili» .
I ragazzi erano partiti per Sliema a fine giugno per festeggiare la maturità, conseguita al liceo scientifico Vieusseux del capoluogo.
Questa spiacevole situazione che oggi, fortunatamente è finita, ha avuto inizio l’8 luglio scorso quando, una volta giunti in aeroporto, uno degli studenti, l’unico non vaccinato, è risultato “reattivo” agli anticorpi del test a cui è stato sottoposto.
Di conseguenza, anche per i suoi compagni è scattata la quarantena. I giovani si trovavano in un hotel, in isolamento.