Mister Paolo Cortellini: «Darò tutto per l’Imperia». Le prime parole del neo tecnico neroazzurro
«Non sono venuto a cambiare aria, ho fame». Il 2 agosto parte la nuova stagione
Imperia. «Darò tutto per l’Imperia. Non sono venuto qua a cambiare aria. Ho fame e lo dimostrerò. Ai tifosi dico che ho scelto Imperia perché è una piazza importante, quindi per me è una grande opportunità che non voglio certo sprecare». Sono le prime parole rivolte ai supporter dal tecnico neo tecnico neroazzurro Paolo Cortellini.
L’allenatore umbro di Città della Pieve ha appena firmato il contratto che lo lega alla panchina dell’Imperia per la prossima stagione. A soli 35 anni, dopo una carriera interrotta precocemente a causa di problemi fisici, Cortellini si affaccia per la prima volta sul campionato di serie D lontano dalla sua terra, ma è abituato. Come calciatore professionista ha vestito le casacche in serie C di Sansovino e Perugia, oltre a una parentesi in Spagna. Da allenatore ha esperienze nei settori giovanili di Perugia e Virtus Bolzano. L’anno scorso si è seduto sulla panchina del Termoli in Eccellenza, collezionando 4 vittorie e un pareggio raggiunto dagli avversari all’ultimo minuto. Poi il divorzio dalla società molisana. «Purtroppo non ho trovato gli stessi dirigenti di Imperia che sono persone misurate», dice Paolo Cortellini non senza una punta polemica nei confronti della sua ex società.
«Come sono arrivato a Imperia? A volermi è stato il direttore generale Alfredo Bencardino – dichiara il tecnico – uno che ha scritto la storia del calcio a Imperia. Tatticamente abbiamo le stesse idee».
Cosa si aspetta dal mercato, visto che la squadra è da ricostruire? «Di mercato se ne occupa la società. Lavoriamo, comunque, all’unisono. Le valutazioni le fanno il direttore generale e il direttore sportivo Cristiano Chiarlone. Poi, ovvio, tutti gli allenatori hanno dei giocatori che prediligono e vorrebbero con loro. Non ci sono preclusioni per calciatori locali o che vengono da fuori».
Ha parlato di tattica, ha un modulo di gioco preferito? «Prediligo il 4-3-3, ma non mi fisso. il modulo può cambiare durante la partita. Se ho dei modelli? Direi i tecnici toscani, Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Il primo che ha allenato, tra l’altro, il mio Sansovino per la mentalità del lavoro, il secondo per la capacità di lettura della partita in corso. Di Antonio Conte ammiro il fatto di non fermarsi mai e il carattere».
I neroazzurri agli ordini del nuovo mister che tifa Juventus dovrebbero ritrovarsi il 2 agosto per cominciare la nuova stagione.