Insufficienza venosa cerebro-spinale cronica, scopriamo la CCSVI con il dottor Raffaello Pagani
Nuova patologia che può spiegare l’origine di problemi comuni come acufeni, cefalee, emicranie e disturbi della vista. Correlazione dimostrata con la Sclerosi multipla
Sanremo. Spazio alla medicina e spazio ad una malattia, relativamente nuova, che fino all’anno 2009 era praticamente sconosciuta. Stiamo parlando della CCSVI, acronimo, dall’inglese, di Insufficienza venosa cronico cerebro-spinale. Un malattia che risale al periodo embrionario, quando si formano nel feto le vene di scarico del cervello. Per scoprirla, ospite della settimana negli studi di Riviera24.it è il dottor Raffaello Pagani.
Specialista in chirurgia vascolare con studio in via Mameli 5, a Sanremo, Pagani, nato a Bergamo ma sanremese d’adozione, è collega del professore dell’università di Ferrara Paolo Zamboni, pioniere in materia di diagnostica e terapia vascolare. «La CCSVI si sta affermando come una nuova malattia vascolare che è stata riconosciuta per la prima volta in occasione di due congressi internazionali, relativamente recenti, della UIP (Union International Phlebology). Una vera scoperta – spiega il medico specialista -, quella sancita nel 2009, che ha portato detta patologia tra le nuove malattie vascolari, nonostante per lungo tempo abbia fatto fatica ad emergere nel complesso del panorama scientifico».

«Quando parliamo di insufficienza venosa cronica dell’apparato cerebro-spianale, parliamo di malformazioni alla nascita di vene deputate a portare il sangue ricco di scorie dalle cellule nervose verso il cuore, – continua Pagani. La CCSVI provoca una stagnanza di sangue “spazzatura” nel cervello, sangue che dovrebbe essere trasferito al cuore per “depurarsi” e tornare indietro. Fino al 2009, anche noi specialisti di chirurgia vascolare non eravamo coscienti delle ripercussioni che questa disfunzione poteva arrecare (fino a 6 secondi di ritardo nei casi più gravi, contro i normali 2). Ripercussioni che possono spiegare, a seguito di attenta analisi diagnostica, il manifestarsi e l’origine di altre patologie a cui oggi, otorini e oculusti in particolare, non sanno dare spiegazioni. La più importante tra queste è niente meno che la sclerosi multipla, ma ci sono anche tutta una serie disturbi più comuni come acufeni, cefalee, emicranie, diplopie (visione doppia), vertigini, disturbi della retina e del campovisivo che possono essere diretta conseguenza della CCSVI.
La base della diagnosi è sicuramente data dall’esame Eco Doppler, – conclude il medico. Esso può essere affiancato da risonanze e tac dei vasi sanguigni, non solo arteriosi ma anche venosi, che ci permettono di comprendere meglio come si è sviluppata la vena dalla nascita o se questa viene ostacolata da elementi esterni, quali muscoli e ossa».
(L’intervista completa nel video di Riviera24.it)

