La nota

Imperia, miasmi dal depuratore: diffida del sindaco Scajola a Rivieracqua

Dal 1° febbraio scorso la gestione del servizio idrico integrato è passata al consorzio pubblico

riviera 24 depuratore imperia giugno 2016

Imperia. «Non ci sono più scuse, situazione inaccettabile. Risposte in tempi celerissimi». Il sindaco di Imperia Claudio Scajola ha inviato nel pomeriggio di ieri una diffida ad adempiere a Rivieracqua relativamente ai problemi delle emissioni maleodoranti provenienti dal depuratore. La nota, con la quale il primo cittadino richiede di eliminare entro cinque giorni ogni possibile causa che origina il problema  con l’impiego di ogni utile azione necessaria, è stata trasmessa per conoscenza anche al commissario ad acta dell’Ato, Gaia Checcucci.

Dal 1° febbraio 2021, la gestione del servizio idrico integrato, è passata a Rivieracqua con il subentro nella gestione ad Amat SpA. L’impianto di depurazione comprensoriale, nel quale confluiscono i reflui non solo di Imperia ma anche di Diano Marina, Diano Castello e Pontedassio, era già stato affidato in gestione a Rivieracqua con ordinanza nel 2017.

«È una situazione che sta rendendo impossibile la vita quotidiana della persone che risiedono nelle aree limitrofe al depuratore. Dopo il passaggio dell’intero servizio idrico a Rivieracqua non ci sono più scuse, pretendiamo risposte e azioni in tempi celerissimi. Imperia è una città turistica, che ha avviato un percorso importante di crescita, e non può più consentire il perdurare di questo problema», commenta l’ex ministro.

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