Il caso

Imperia, le reazioni politiche alla cacciata dei carabinieri da parte del sindaco Scajola

Agita il mondo politico il comportamento dell'ex ministro in attesa di eventuali provvedimenti giudiziari

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Imperia. «Cambiamo si dissocia e condanna fermamente il comportamento tenuto dal consigliere del Movimento 5 Stelle Maria Nella Ponte durante la seduta consiliare tenutasi nella serata di ieri», lo scrive il capogruppo arancione in consiglio comunale Davide La Monica.

«L’aula consiliare è il luogo dove ogni consigliere comunale è tenuto a lavorare con la massima serietà nell’interesse della città e dei cittadini, è inaccettabile che venga utilizzato alla stregua di un palcoscenico.

Riteniamo che contattare i carabinieri per così futili motivi, oltre a distogliere i militari dalla loro fondamentale attività finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini, svolta quotidianamente e costantemente con estrema professionalità e serietà, sia stato un gesto sbagliato, eccessivo ed esclusivamente finalizzato a squalificare l’importante lavoro che si stava svolgendo all’interno dell’aula», conclude La Monica, senza però, spendere una parola a difesa dei carabinieri dall’attacco dell’ex ministro.

Sulla stessa linea il compagno di partito Antonello Ranise che fa quadrato intorno al sindaco e critica operato dei carabinieri e Ponte: «Dispiace dover commentare in modo assolutamente negativo la seduta consiliare di ieri sera, per molti aspetti interessante e svoltasi in un clima civile e su alcuni punti anche di condivisione tra maggioranza e opposizione. Non ero presente per motivi di lavoro quando la consigliera Ponte ha chiesto l’ intervento delle forze dell’ordine in merito all’ uso delle mascherine da parte di alcuni consiglieri che non la indossavano.

Mi pare comunque che il presidente del consiglio comunale abbia dato risposte adeguate, e in ogni caso ricordo che la massima autorità sanitaria cittadina è il sindaco. Se poi si vuole creare un “caso” comunque e a prescindere, anche per motivi futili, allora ogni occasione è buona. Lo stesso intervento delle forze dell’ordine, in pieno svolgimento dei lavori consiliari e interrompendo di fatto la seduta, mi ha lasciato basito. Intervento oltretutto in contrasto con il regolamento del consiglio comunale, che ha una propria autonomia statutaria e che rappresenta l’ espressione massima della vita democratica cittadina, e che ha indotto il sindaco, a cui va la mia personale solidarietà, ad intervenire a tutela del consiglio stesso.
Il rispetto delle Istituzioni è il principio basilare su cui si fonda la democrazia, a qualsiasi livello la si eserciti, ed è stato squalificante per chi come il sottoscritto ci crede senza se e senza ma, assistere a quanto accaduto ieri sera».

«La seduta consiliare di ieri sera – sottolinea la capogruppo della Lega Nord Monica Gatti  –   ha vissuto un frangente di cui personalmente avrei fatto a meno. L’intervento dei Carabinieri, chiesto a mio parere senza un valido motivo dalla consigliera Maria Nella Ponte, ha creato tensioni e reazioni che hanno creato disagio. Alla consigliera Ponte erano già state date le risposte del caso dal Presidente del Consiglio. Ciononostante è successo quanto è stato ampiamente documentato dai media. Certi comportamenti possono creare situazioni imbarazzanti che nulla hanno a che fare con il dibattito politico in una riunione del Consiglio comunale».

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