Da Bristol a Imperia, concluso il viaggio in solitaria in bici di Fabrizio Musso

1 luglio 2021 | 10:13
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Per ricordare Carlo Pastorelli e raccogliere fondi per sostenere la casa famiglia Pollicino

Imperia. Fabrizio Musso, giovane ingegnere aerospaziale imperiese, è riuscito a raggiungere il suo obiettivo: fare un viaggio in solitaria in sella alla sua bicicletta da Bristol a Imperia per ricordare la scomparsa di un uomo speciale, Carlo Pastorelli, conosciutissimo commerciante e sportivo scomparso tragicamente un anno fa, sensibilizzare la causa dell’affido e raccogliere fondi per sostenere la casa famiglia Pollicino.

E’ partito da Bristol il 19 giugno scorso ed è giunto ieri sera a San Lorenzo al Mare: «Un’avventura incredibile, piena di emozioni e di difficoltà – dichiara Fabrizio MussoDiverse sfide durante il percorso ma è stata un’avventura incredibile perché sono stato supportato da tantissime persone che mi hanno non solo aiutato dal punto di vista psicologico ma hanno anche donato per supportare la campagna in aiuto della casa famiglia Pollicino».

L’ingegnere aerospaziale imperiese che vive a Bristol e lavora presso il gruppo Rolls-Royce Defence Aerospace ha vissuto anche momenti difficili: «Di tutta l’avventura sicuramente qualche giorno fa la due chilometri in salita, una mulattiera in cui è impossibile pedalare per cui ho dovuto spingere la bici a mano sotto il sole – racconta Fabrizio Musso – e la cavalcata per l’Orléans in cui ho dovuto fare 250 chilometri in un percorso misto anche in strade di campagna, difficili da pedalare».

Ad aspettarlo alla Baia delle Vele c’erano i rappresentanti di diverse associazioni, tra le quali la Riviera dei Fiori e Aido. «Voglio ringraziare Fabrizio per quanto ha fatto, ha raggiunto tre risultati: il primo realizzare un obiettivo personale, che era una sfida che si era proposto molto tempo fa insieme al suo patrigno Carlo; il secondo è quello di raccogliere dei fondi per la casa famiglia di Pollicino e terzo perché ci ha dato la possibilità di onorare il ricordo di Carlo Pastorelli, che è stato un donatore di organi e oggi sette persone vivono una vita normale grazie all’enorme gesto d’amore che Carlo ha fatto» – afferma il presidente provinciale Aido, Bruno Battistin.