Al Parasio storie di migranti a Ventimiglia, il sindaco Claudio Scajola: «Un centro d’accoglienza va fatto»

19 luglio 2021 | 10:41
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Il primo cittadino di Imperia è intervenuto in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il muro invisibile” del cronista di Riviera24.it Jacopo Gugliotta

Imperia. «Un centro di accoglienza al confine o diffuso sul territorio va fatto. L’ho detto al sindaco Scullino: Ventimiglia da troppi anni vive una situazione difficile», è chiara la posizione del sindaco di Imperia Claudio Scajola, intervenuto, ieri, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il muro invisibile – Ventimiglia 2015-2021”, in esposizione presso la sede del Circolo Parasio (piazza Pagliari, 4). Tema degli scatti del cronista di Riviera24.it Jacopo Gugliotta sono gli ultimi anni dell’emergenza migranti alla frontiera: storie e volti di chi cerca un futuro migliore, imbattendosi in un muro alla frontiera di Mentone, invisibile ma invalicabile.

«Sull’immigrazione l’Italia si è trovata più impreparata di altri Paesi. Si pensi agli Stati Uniti, all’Inghilterra e alla Francia stessa che hanno vissuto il fenomeno molto prima di noi, – ha continuato il primo cittadino. Andando oltre confine ci faceva effetto vedere persone di colore, semplicemente perché da noi non ne avevamo. La storia si evolve, chi pensa che si possa fermare l’immigrazione è fuori dal mondo. Da quando esistono, i popoli si muovono e continueranno a farlo.

Il problema è rendere questo fenomeno di massa compatibile con le popolazioni locali che lo subiscono. Dobbiamo affrontare il tema delle migrazioni con la concordia, non con la discordia. Le immagini di Gugliotta ci fanno pensare alla sofferenza del mondo. Così come ci riportano alla memoria gli italiani emigrati in America e il trattamento, duro, disumano, ricevuto oltre oceano. Hanno fatto fatica i nostri connazionali ad integrarsi, ma dopo 150 anni sono diventati classe dirigente. Mi dicono che nelle scuole di Imperia – continua il sindaco -, dove ci sono diversi bambini di origine straniera alle elementari e negli asili, che questi sono bravissimi, che socializzano con grande facilità. Con un po’ di pazienza l’integrazione è possibile: dobbiamo capire che siamo tutti esseri umani. Conclude il sindaco: «Questi sono argomenti complessi, facilmente influenzabili dalla demagogia, di destra e di sinistra. Nell’affrontarli ci vuole criterio».

All’inagurazione, aperta con le parole dalla presidente del Circolo Simona Gazzano, è intervenuto anche il presidente della Provincia Domenico Abbo: «Complimenti al Circolo Parasio per il coraggio dimostrato nel voler affrontare un tema scomodo. Io credo che la cosa più brutta sia la tanta indifferenza della gente che si volta dall’altra parte. Sono d’accordo: si tratta di un fenomeno ineludibile, inarrestabile. Una soluzione definitiva il nostro Paese non è riuscito ancora a trovarla. Occorrerebbe impegnare le persone in viaggio in qualcosa di utile per la collettività, farli lavorare, per toglierli dalle strade. Guardando queste foto dico che fanno riflettere. Guardiamole tutti in silenzio. Per ragionarci sopra».

(Foto Francesco Lotito)