Ventimiglia. Un assistente capo di polizia in servizio presso il commissariato di Ventimiglia è stato ferito ad una coscia con un coccio di bottiglia utilizzato come “arma” da uno straniero. E’ successo intorno alle 22 di venerdì scorso, a Largo Torino, nel cuore di Ventimiglia.
Alla polizia un passante aveva segnalato una lite tra migranti: la pattuglia si è immediatamente recata sul posto, con i due agenti che hanno tentato di sedare gli animi e dividere i due stranieri, un iracheno di circa trent’anni e un sudanese. Nella concitazione del momento, agenti e migranti finiscono a terra ed è in questo momento che l’iracheno colpisce il poliziotto con un coccio di bottiglia: non è ancora chiaro se l’uomo avesse già in mano il pezzo di vetro o se lo abbia, invece, raccolto sul momento. L’assistente capo viene ferito ad una coscia. Medicato in ospedale con cinque punti di sutura, il poliziotto viene dimesso con venti giorni di prognosi.
Arrestato, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale l’iracheno, che viene anche denunciato, insieme al sudanese, per tentate lesioni l’uno nei confronti dell’altro.
Nonostante la ferita, l’assistente capo torna in commissariato a compilare gli atti relativi all’accaduto, ricevendo il plauso del questore Pietro Milone, del vicario Giovanni Temporale e del dirigente del commissariato di Ventimiglia Saverio Aricò che hanno espresso solidarietà all’agente ferito, così come tutti i colleghi poliziotti.
«Tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine ed in particolare all’assistente capo rimasto ferito – dichiara il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino -. E’ inaccettabile che i nostri agenti e militari subiscano aggressioni di questo tipo. Li ringrazio per il loro lavoro e per la loro presenza a Ventimiglia, ma la situazione creata dalla presenza dei migranti in città è ormai fuori controllo».
L’arresto dell’iracheno è stato convalidato dal gip del tribunale di Imperia che ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo.