Salta la privatizzazione dell’ospedale di Bordighera, Federazione Operaia Sanremese: «Buona notizia»

19 giugno 2021 | 19:36
Share0
Salta la privatizzazione dell’ospedale di Bordighera, Federazione Operaia Sanremese: «Buona notizia»

«In più occasioni, data anche la situazione pandemica in essere, abbiamo evidenziato l’esigenza e la necessità del mantenimento in mano pubblica del Saint Charles»

Sanremo. «Martedì 15 giugno il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel rispondere ad una interrogazione rispetto alla situazione della privatizzazione di alcune strutture ospedaliere, tra le altre cose ha dichiarato come “le opportunità offerte dalle indicazioni del Pnrr in materia di sanità, orientate al potenziamento e all’integrazione dei processi assistenziali con particolare riferimento alle tecnologie e al presidio del territorio, consentano di rivedere decisioni assunte in circostanze diverse dalle attuali”. Sempre Toti ha aggiunto che “si rende necessaria una revisione degli aspetti organizzativi, rivedendo la destinazione degli ospedali di Cairo, Albenga e Bordighera” e che “per recuperare il tempo perduto su diverse specialità di elezione medica, potrebbero rivestire un ruolo pubblico strategico”. Una buona notizia». A dichiararlo, in merito alle ultime notizie sulla mancata privatizzazione dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, è il Gruppo di Cultura Politica della Federazione Operaia Sanremese.

«Il Gruppo di Cultura Politica della Federazione Operaia Sanremese, avendo svolto, durante il 2020 e in questi primi 6 mesi del 2021, una importante attività di analisi e di informazione rispetto alla Sanità del nostro territorio, prende atto delle dichiarazioni del presidente Toti che di fatto consentono all’pspedale Saint Charles di rimanere nella disponibilità della Asl1 – aggiunge la Federazione -. Sull’Ospedale di Bordighera, noi non ci siamo mai arruolati tra coloro che auspicavano o vedevano come una soluzione accettabile l’accordo sottoscritto dalla Regione con un soggetto privato per la gestione e l’utilizzo di quella struttura ospedaliera».

E ancora: «In più occasioni, data anche la situazione pandemica in essere, abbiamo evidenziato l’esigenza e la necessità del mantenimento in mano pubblica del Saint Charles. Nell’ultimo documento, da noi predisposto e reso pubblico il 7 aprile scorso, rispetto a tutte le strutture ospedaliere della Asl1 si afferma: “Rispetto alla fase di transizione, tenuto conto della situazione in essere nell’intera Asl1 Imperiese vanno condivisi e stabiliti a monte alcuni punti fermi; in particolare: 1) va fatta cadere, almeno fino alla realizzazione dell’Ospedale nuovo a Taggia, qualsiasi ipotesi di gestione privata dell’Ospedale di Bordighera, dato che la struttura potrebbe essere destinata (entro il 2022) a diventare un Ospedale di Comunità”. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alla missione 6, denominata “Salute”, evidenzia una particolare attenzione all’Assistenza di prossimità e indica 3 punti fondamentali: l’Assistenza Domiciliare Integrata (presso l’abitazione); le Case della Comunità (una ogni 20.000 abitanti); l’Ospedale di Comunità con 20 e fino a 40 posti letto (uno ogni 50.000 abitanti)».

«In questo contesto e tenuto conto che il Distretto Sanitario Ventimigliese ha una popolazione di poco più di 56.150 abitanti (dati ISTAT 2019), il Saint Charles o una parte rilevante di esso, essendo l’unica Struttura Ospedaliera funzionante e idonea nel Territorio dell’Intemelio, è destinata a diventare (almeno in parte) “Ospedale di Comunità” – spiega il gruppo – Se la Regione Liguria vuole ricevere le risorse del PNRR, non può sottrarsi alle decisioni da assumere sugli “Ospedali di Comunità”, sulla realizzazione delle “Case della Comunità” (il cui numero sul territorio della Asl1 dipende dalle scelte della Regione) e sull’aumento
dell’Assistenza Domiciliare Integrata; dato che questi sono alcuni dei punti fermi e complementari per il rilancio della Sanità di Prossimità. Come Gruppo di Cultura Politica della FOS, nella prima metà di luglio renderemo pubblico un ragionamento/contributo sulle “Case della Comunità” da realizzare nell’intero territorio della Asl1 e successivamente (nella seconda metà del mese) presenteremo un ulteriore contributo sull’Ospedale nuovo a Taggia, sugli Ospedali di Comunità e sulla fase di transizione rispetto alle Strutture Ospedaliere (Bordighera, Imperia e Sanremo) del Territorio. Tutto questo al fine di contribuire al necessario dibattito pubblico (come abbiamo fare con l’iniziativa del 24 maggio con la partecipazione del direttore generale Falco, di alcuni amministratori locali e di molti rappresentati sindacali territoriali e di categoria) per offrire alle istituzioni preposte (Regione, Conferenza dei Sindaci e Dirigenza Asl) riflessioni e proposta per la formulazione di un indirizzo chiaro rispetto al nuovo Piano Sociosanitario Regionale, di cui il presidente Toti si è impegnato di portare all’approvazione del Consiglio Regionale entro la pausa estiva».