“Perché me l’ha portata via?”, la madre di Sharon in piazza: fermiamo la violenza
Flash mob delle associazioni in via Tenda
Ventimiglia. La città di confine si stringe intorno alla madre di Sharon Micheletti, la giovane mamma uccisa all’età di trent’anni da due colpi di pistola esplosi da un uomo, Antonio Vicari, consumato dalla gelosia, suicida sulle sponde del Roja poco dopo aver privato della vita l’ex compagna.
“Perché me l’ha portata via, perché me l’ha portata via?”. Quell’interrogativo della madre di Sharon, Anna Scordo, ha echeggiato per tutta la sera in via Tenda, dove la donna ha deciso di essere presente insieme alle associazioni per ricordare la figlia, ultima vittima di una lunga striscia di violenza di genere, ennesima morte annunciata che le istituzioni non sono riuscite ad impedire. Sharon, infatti, il suo aguzzino l’aveva denunciato più volte per quelle minacce di morte passate dalle parole ai fatti nel giro di poco tempo, ma nessuno è riuscita a proteggerla.
Ad organizzare la manifestazione, che ha preso il via verso le 18:30, le associazioni Alternativa Intemelia, Noi4you, Scuola di Pace Ventimiglia, P.E.N.E.L.O.P.E., Cgil Imperia e SpesAuser. Presenti gli esponenti dell’opposizione in consiglio comunale e il consigliere regionale del PD Enrico Ioculano.
“Perché Sharon non c’è più?”, si è chiesta la madre, Anna. Perché Sharon non c’è più, si chiedono tutti coloro che hanno assistito inermi a questa tragedia. Una domanda che lascia posto al silenzio.