Imperia, Ranise: «Accogliere le istanze delle coppie che desiderano avere un figlio»

29 giugno 2021 | 15:09
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Imperia,  Ranise: «Accogliere le istanze delle coppie che desiderano avere un figlio»

Discussa mercoledì sera in consiglio comunale

Imperia. Il consigliere comunale di CambiamoAntonello Ranise, prende posizione sulla mozione della capogruppo della Lega Monica Gatti che sarà discussa domani sera in consiglio comunale.

«L’ interessante mozione sulla procreazione medicalmente assistita, avanzata dalla collega Monica Gatti, offre lo spunto per alcune osservazioni. Il dato numerico è chiaro. Le statistiche relative alla procreazione assistita nel nostro Paese, fornite dall’Istituto Superiore della Sanità, mostrano come gli italiani che decidono di intraprendere il percorso della PMA siano sempre più numerosi. Fino a poco tempo fa, intralci legislativi e pregiudizi di natura ideologica, figli di una cultura ingessata e intollerante, che poco o nulla hanno a che vedere con uno stato civile e laico, hanno impedito un accesso alla PMA fruibile e regolamentato. In questo contesto, il Servizio Sanitario Regionale ligure garantisce l’accesso alle tecniche di PMA per le donne fino al compimento di 43 anni e per gli uomini fino al compimento di 55 anni. In alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania) il limite di età per le donne è meno stringente, di 46 anni; in Veneto addirittura si arriva a 50. È evidente che rendere possibile l’ accesso alla PMA per le donne fino a 50 anni, renderebbe più equa e più fruibile l’ accessibilità ai trattamenti gratuiti erogati dalla sanità pubblica.

A fronte di un costante aumento della domanda di PMA, sia omologa che eterologa, si registra una carenza di strutture convenzionate, con conseguente dilatazione dei tempi di attesa e maggiore ricaduta nel settore privato se non all’ estero, fatto questo evidentemente discriminatorio in senso etico e sociale.

È poi purtroppo conseguenziale che tutte queste problematiche si siano esacerbate in un periodo di emergenza sanitaria, economica e sociale, dove molti aspetti dell’ assistenza sanitaria si sono trovati in forte sofferenza. Sarebbe un bel segnale di ripresa accogliere le istanze di tante coppie che desiderano avere un figlio».