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Il ritorno dei francesi a Ventimiglia, onorevole Di Muro: «Accolta istanza, misura era necessaria»

4 giugno 2021 | 13:23
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Primo mercato del venerdì con francesi che possono varcare il confine senza tampone o vaccinazione anti-Covid

Ventimiglia. Il primo mercato del venerdì con il ritorno dei francesi che, se abitanti in un raggio di 60 chilometri dal confine, possono raggiungere l’Italia senza tampone negativo o certificato di avvenuta vaccinazione anti Covid-19, è una boccata d’ossigeno per l’economia cittadina. Erano mesi, ormai, che non si registrava una presenza così numerosa di avventori al mercato settimanale: dallo scorso autunno, quando il lockdown italiano e quello francese avevano doppiamente penalizzato la città di confine e l’intera provincia in generale.

Il governo nei giorni scorsi ha accolto l’istanza dell’onorevole Flavio Di Muro che aveva chiesto la riapertura del confine ai turisti di prossimità. «Era una misura necessaria per far ripartire l’economia dell’estremo ponente ligure – spiega il deputato ventimigliese, che stamani ha visitato il mercato e parlato con diversi commercianti -. Oggi siamo a guardare il mercato del venerdì che ritrova tanti clienti francesi, e poi tutto l’indotto: bar ristoranti e negozi, non possono che beneficiare di questa misura che semplifica la vita ai nostri cittadini della nostra zona di confine». «Prima parlavo con una signora italiana – ha aggiunto Di Muro – Che ha avuto difficoltà a rientrare in Italia dopo aver acquistato delle medicine a Mentone».

La norma, dunque, semplifica la vita di tutti, oltre a consentire ai commercianti ventimigliesi di tirare un sospiro di sollievo: «Finalmente una norma di buon senso e sono contento di aver dato il mio contributo per risolvere questa problematica – conclude l’onorevole -. Spesso porto aventi battaglie a livello parlamentare per risolvere questioni locali e trovo dei muri, questa volta il governo ha risposto positivamente. Oggi vedo un incremento delle presenze. Magari gli acquisti sono un po’ più lenti, perché la ripresa economica è altra cosa, ma iniziare a rivedere le persone è dato positivo per ricostruire uno sviluppo economico in tutta l’area transfrontaliera».

«Si vede gente anche diversa, visto che prima chi poteva venire doveva aver fatto un tampone o essere vaccinata e questo riduceva l’affluenza. Alla frontiera tanti tornavano indietro, perché bisognava far rispettare le norme – dichiara Pino Piccolo (Anva Confesercenti) -. Adesso sembra che tutto sia molto più libero, come prima, anche se non abbiamo ancora, fino ad ora, i turisti che dicono ‘Io vengo da Marsiglia’ o ‘Io vengo da Parigi’: sarà anche la stagione però siamo contenti e speriamo di andare verso la normalità e fare una stagione che ci faccia recuperare tutto quello che abbiamo perso». Altra nota positiva, il ritorno dei turisti italiani: «Ora possono venire piemontesi, lombardi: insomma, tutti gli italiani, perché non è che viviamo solo di francesi – aggiunge Piccolo -. I francesi sono molto importanti, qui, ma l’italiano che viene da fuori fa la sua parte. Martedì a Sanremo e ieri a Bordighera abbiamo avuto molti turisti italiani».