La polemica

Giorgio Mulè a Toti: «Hai sottratto alla giunta regionale le capacità di Forza Italia»

In una intervista a La Verità, il sottosegretario alla Difesa ha definito il governatore «transgender politico»

mulè toti

Roma. Il sottosegretario alla difesa Giorgio Mulè ha rilasciato una piccante intervista al quotidiano “La Verità”, nella quale a proposito del passaggio di “Cambiamo” in “Coraggio Italia“, da del «transgender politico»  al presidente della Regione Giovanni Toti.

Le ricadute locali della dichiarazione di Mulè non mancano: il parlamentare è stato eletto nel collegio di Ponente della Liguria e qualche sassolino dalle scarpe se lo sta togliendo dopo che il governatore ha chiuso le porte della sua giunta ad esponenti del partito del Cavaliere.

Uno smacco che i forzisti locali non hanno mai digerito, compreso il sindaco di Imperia Claudio Scajola che aveva gettato nella mischia delle elezioni regionali a sostegno della riconferma di Toti, un suo fedelissimo, l’ex presidente della Provincia Luigi Sappa.

«Forza Italia ha cercato sempre e continuamente non solo il dialogo ma una collaborazione convinta con il presidente Giovanni Toti. Sappiamo poi che alle elezioni regionali, successivamente al risultato, Toti non ha brillato per generosità e neanche in rispetto dei partiti della coalizione affidandosi al bilancino piuttosto che alla capacità propria di chi ha il dovere di essere federatore, in questo caso regionale, di un’alleanza. Scelte che non umiliano Forza Italia ma sottraggono alla giunta regionale della Liguria le capacità, le professionalità, i valori che esprime Forza Italia», dichiara a Riviera24.it Giorgio Mulè.

«Quanto alla strada alla strada a livello nazionale dell’ex cambiamo, oggi Coraggio Italia, non vedo, finora quantomeno, una proposizione nuova e diversa rispetto a quelle che già esistono nelle diverse anime che compongono il centrodestra. L’anima liberale, moderata, europeista, garantista atlantista, cristiana quella che rappresenta il presidente Silvio Berlusconi con Forza Italia. Le scelte personali dei singoli non le commento, però a livello politico aspetto di capire quale sia il valore aggiunto di questa formazione», aggiunge Mulè.

«Spesso leggo, ahimè, molta acrimonia -conclude Giorgio Mulè –  in alcuni passaggi, in alcuni interventi di esponenti di Coraggio Italia. Spero che che presto possano volare più alto e dare un valore aggiunto in più alla coalizione».

 

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