Casa Serena, l’Asl blocca i ricoveri dei pazienti convenzionati: condizioni inidonee
Ispezione a sorpresa dei medici dell’azienda ospedaliera imperiese. Contestate diverse irregolarità
Sanremo. Ispezione dall’Asl1 nella residenza protetta per anziani Casa Serena. I medici dell’azienda ospedaliera imperiese si sono recati nelle struttura comunale di Poggio, nella giornata di ieri, per un controllo che ha evidenziato un numero non trascurabile di irregolarità. Stando a quanto trapelato, il verbale di vigilanza compilato dagli ispettori, Giuseppe Didiadoro e Adriana Giammarino, alla presenza del direttore delal struttura Dario Belmonte, del direttore sanitario Franco Bonello e della coordinatrice infermieristica Tatiana Villani, contiene una sequela di contestazioni di media e importante entità.
Al centro del verbale è citato anche l’episodio dell’operatrice che, sotto l’occhio delle telecamere interne, agli inizi di maggio, era stata immortalata mentre infliggeva un colpo in testa a un’anziana al termine della cena, nella sala comune. Il caso era finito la sera stessa prima in commissariato e poi in procura, da dove si erano avviati gli opportuni accertamenti. A complicare un quadro già compromesso dai tragici eventi legati alla pandemia (oltre 20 vittime nell’arco della seconda ondata), si inserisce la sospensione dei ricoveri di pazienti convenzionati deciso dall’Asl1 in accordo con i vertici della residenza protetta. In sintesi, per l’azienda ospedaliera non ci sono le condizioni per trasferire ulteriori ospiti a Casa Serena.
Le contestazioni. Da quanto contenuto nei verbali di Asl1, a Casa Serena occorrerebbe intervenire tempestivamente su tre punti nodali. Il primo riguarda le manutenzioni ordinarie e straordinarie, in carico al Comune e carenti da anni. Con il passare del tempo, certe aree dell’edificio sono diventate di “difficile accesso”. Altra nota dolente, la mancanza di un impianto di condizionamento in grado di mitigare la temperatura nelle stanze. Il rilievo effettuato ieri dagli ispettori ha fatto toccare punte di 27° alle 9:30 del mattino, e il caldo torrido, tipico della piena stagione estiva, deve ancora mostrarsi. Mancherebbe, poi, un contratto di manutenzione dei sollevatori. Quattro in tutto, di cui tre di competenza del municipio e uno realizzato dalla cooperativa KCS. Casa Serena, per completezza, avrebbe in pianta organica un manutentore interno, ma la legge prevede che sia la ditta che ha realizzato gli elevatori ad essere incaricata di verificarne il corretto funzionamento.
Se l’assistenza socio-sanitaria viene giudicata non più adeguata ad accogliere nuovi anziani in quel di Poggio (anche se per gli ospiti convenzionati, attualmente residenti, non sono previsti trasferimenti), il Comune dovrà comunque ottemperare ai propri impegni contrattuali con le diverse cooperative assoldate per garantire i servizi essenziali. Ad oggi, l’ente locale, proprietario dell’immobile e dell’azienda, pagherebbe le coop per assistere 160 ospiti, quando in struttura ne sono rimasti poco più della metà e di questi una quarantina hanno il posto accreditato.
Interpellata sulla situazione di Casa Serena, l’assessore ai Servizi Sociali Costanza Pireri spiega: «A proposito del blocco dei ricoveri di pazienti convenzionati non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dall’Asl1. In seguito al deprecabile episodio che ha riguardato un’operatrice, si erano attivati dei protocolli che avevano portato alla sospensione della stessa». Entro la fine di agosto l’amministrazione comunale conta di portare a termine la cessione di Casa Serena a privati.