Bordighera, ex sede dell’Ufficio tecnico in vendita. L’appello di un lettore: «Trovare contributi alternativi per finanziarla»

15 giugno 2021 | 18:50
Share0
Bordighera, ex sede dell’Ufficio tecnico in vendita. L’appello di un lettore: «Trovare contributi alternativi per finanziarla»

«Si era sempre parlato, con le varie amministrazioni, di trasformare nel tempo quei locali per ospitare attività sociali del territorio»

Bordighera. Un lettore interviene riguardo alla decisione dell’Amministrazione comunale di mettere in vendita l’immobile di piazza del Popolo, che fino all’estate del 2018 ospitava il settore tecnico, poi spostato in via Sant’Ampelio, facendo un appello al sindaco di Bordighera.

«Egregio Signor Sindaco,
Le scrivo dopo aver letto stamane sulla stampa online della decisione presa dalla sua Amministrazione di mettere in vendita il cespite pubblico di piazza del Popolo a Bordighera Alta, conosciuto come “Ufficio Tecnico”. La notizia mi ha colpito particolarmente, anche perché si era sempre parlato, con le varie amministrazioni, di trasformare nel tempo quei locali per ospitare attività sociali del territorio. Mi lasci dire, signor Sindaco, che è davvero un peccato sacrificare una struttura storica, e per il centro storico davvero importante, per finanziare un’altra opera (la ciclabile alla “Marina”). Davvero non si potrebbero trovare contributi alternativi per finanziarla?

Il paese alto attende da tempo interventi risolutivi come la pedonalizzazione all’interno delle sue mura e la regolamentazione dei parcheggi delle auto, in particolare nei momenti caldi del turismo estivo e dei fine settimana. Così come da tempo attendiamo la bonifica di intere parti del territorio infestate da gabbiani, piccioni e anche da non proprio simpatici roditori; segno, se non proprio di abbandono, perlomeno di pervicace disattenzione che dura da diverse legislature amministrative. E, a fronte di tutto questo, ci vediamo “portar via” pezzi di Pietra preziosa, come lo storico ospizio di Padre Giacomo Viale e adesso l’altrettanto storico palazzo nobiliare in piazza.

Ci chiediamo quando si comincerà ad accettare che Bordighera Alta, oltre ad ospitare innumerevoli attività di ristorazione ed essere divenuta negli ultimi tempi anche vetrina di attività espositive, risulti ancora un luogo di residenza, con tutte le esigenze, i problemi ed il rispetto che la residenzialità contempla. Abbiamo già perso parecchio della nostra identità con il proliferare delle seconde case, faccia in modo, signor Sindaco, che la storia ci riservi ancora un ruolo che non sia quello di un villaggio turistico coloniale. Mi creda Suo» – scrive Giancarlo Pignatta.