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Taggia, uccise la sorella a colpi d’accetta: Corte d’Assise di Appello abbassa la condanna di Agostino

26 maggio 2021 | 12:27
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Taggia, uccise la sorella a colpi d’accetta: Corte d’Assise di Appello abbassa la condanna di Agostino
Taggia, uccise la sorella a colpi d’accetta: Corte d’Assise di Appello abbassa la condanna di Agostino
Taggia, uccise la sorella a colpi d’accetta: Corte d’Assise di Appello abbassa la condanna di Agostino
Taggia, uccise la sorella a colpi d’accetta: Corte d’Assise di Appello abbassa la condanna di Agostino

Il giudice collegiale ha tenuto conto delle attenuanti generiche

Taggia. E’ stata ridotta a 10 anni e 8 mesi di reclusione, dalla Corte di Assise di Appello di Genova, la condanna nei confronti di Vincenzo Agostino, 64 anni: l’uomo finito alla sbarra con l’accusa di aver ucciso la sorella Palma, 71 anni, a colpi d’accetta per problemi legati alla convivenza. Il delitto era avvenuto nel Comune di Taggia, dove i due fratelli vivevano insieme, il 21 gennaio del 2019.

In primo grado, con le forme del rito abbreviato, il Tribunale di Imperia, il 16 luglio 2020, aveva condannato Agostino a 16 anni. Al killer erano state contestate le aggravanti della crudeltà e del legame di parentela, soltanto in parte compensate dall’attenuante della seminfermità mentale.

In Appello, i difensori dell’uomo, gli avvocati Giovanni Musso e Stefania De Maria, sono riusciti a dimostrare l’insussistenza della crudeltà in quanto Agostino avrebbe agito in conseguenza della seminfermità mentale. Per questo il giudice collegiale ha ritenuto le attenuanti generiche, tra cui l’incensuratezza, la condotta processuale e di vita, prevalenti rispetto alle aggravanti, determinando così la riduzione della pena.

Secondo una perizia medico legale, Vincenzo Agostino soffriva di una destrutturazione del comportamento che sarebbe stata all’origine di una abnorme reazione nevrotica, che lo ha portato a uccidere la sorella con sette colpi di accetta.