Il caso

Sanremo, riapre l’Hotel Royal ma è polemica sull’Alfano. Il direttore Sarlo: «Opera che ci danneggia»

Pronta la replica dell'assessore al Turismo Giuseppe Faraldi: «Massima condivisione su tipologia di eventi e orari»

Generico maggio 2021

Sanremo. Ha riaperto stamattina dopo 7 mesi di stop il prestigioso Hotel Royal, storico albergo cinque stelle della Città dei Fiori. I primi clienti sono stati accolti in un contesto di ottimismo, in questa fase di ripartenza post pandemia su cui tutto il settore turistico conta moltissimo. Ad accogliere gli ospiti era presente anche il direttore Marco Sarlo che, dopo aver anticipato alcuni dettagli del ricco programma estivo di eventi in fase di elaborazione, ha voluto commentare, senza mezzi termini, l’imminente riapertura al pubblico dei giardini Marsaglia e dell’auditorium intitolato a Franco Alfano.

«Siamo fiduciosi per la stagione estiva visto il discreto numero di prenotazioni già arrivate, – ha esordito Sarlo, prima di intervenire sull’auditorium riqualificato a distanza di quasi 20 anni di concreto immobilismo. Dispiace dover rimarcare la mia preoccupazione per la riapertura dell’auditorium Alfano. Credo che senza un’attenta valutazione da parte del Comune su come utilizzare questa struttura, essa possa danneggiarci e arrecare disturbo ai nostri clienti che in Sanremo cercano, per prima cosa, tranquillità e relax».

«Forse sono state fatte le cose senza pensare adeguatamente ai “vicini” dell’auditorium, non solo a noi del Royal, che rappresentiamo un’eccellenza da 150 anni per Sanremo, ma anche alle altre strutture ricettive nei dintorni e ai condomini che risiedono o hanno le seconde case a monte del parco. Continua il direttore del Royal: Non ho mai smesso di pensare, anche durante il periodo in cui ho ricoperto l’incarico di assessore al Turismo della precedente amministrazione, che il completamento dell’auditorium Alfano fosse un’opera che non serve a creare turismo e che può danneggiare le attività delle strutture della zona che il turismo di qualità lo sviluppano e promuovono».

«Come Hotel Royal abbiamo già fatto fare delle prove acustiche perché esigiamo il rispetto dei nostri diritti a partire da quest’estate, quando si svolgeranno i primi eventi. Chi ha portato avanti questo progetto – conclude Sarlo – avrebbe dovuto avere maggiore attenzione alle esigenze di chi porta ogni anno 50 mila presenze a Sanremo, creando un indotto per la città del valore di 30 milioni di euro. Poi ci chiediamo come mai dei 200 alberghi che c’erano a Sanremo, oggi ne sono rimasti solo 43… Purtroppo il turismo di qualità non è mai stata una priorità di Palazzo Bellevue. Mi auguro che i nodi non vengano al pettine troppo presto e che il nostro storico albergo non subisca un danno d’immagine derivante da un uso non accorto dell’audiorium Alfano».

Interpellato telefonicamente, al direttore Sarlo risponde l’assessore al Turismo in carica Giuseppe Faraldi: «Il parco Marsaglia, con i suoi giardini e con l’auditorium Franco Alfano, è un’eccellenza del ponente ligure che a breve verrà restituita ai sanremesi dopo oltre vent’anni grazie al lavoro fatto dall’amministrazione Biancheri. E’ una location che ha grande storia e tradizione, a cui i sanremesi sono legati da splendidi ricordi, e che anche i turisti apprezzavano molto, sia per il particolare fascino del parco sia per gli spettacoli che si tenevano. Credo che sia anche indubbio che il ripristino di una simile location, del suo auditorium e del suo parco rappresentino un profondo arricchimento turistico, ambientale e culturale per la città di Sanremo, ed è ferma volontà dell’amministrazione operare in questa direzione, nell’interesse pubblico».

Continua l’esponente della giunta Biancheri: «Ci tengo a precisare che su questo c’è stata la sensibilità di avviare una condivisione progettuale anche con l’Hotel Royal, nell’ottica della consueta, massima collaborazione. Si sono tenuti diversi incontri con il direttore Sarlo, alla presenza anche della proprietà, concretizzatisi in tre punti principali. In primo luogo la vocazione artistica dell’auditorium, che per volontà dell’amministrazione sarà la location estiva della nostra Orchestra Sinfonica, con musica classica e leggera; un secondo aspetto legato alla programmazione, che per volontà dell’amministrazione si è proposto di concertare preventivamente al fine di  evitare la contemporaneità con gli eventi del Royal; in ultimo gli orari: proprio al fine di evitare di programmare spettacoli in tarda serata, tutte le esibizioni estive della Sinfonica all’auditorium Franco Alfano si terranno in fascia oraria di prima serata, per di più con breve durata, perché come tutti sanno gli spettacoli di musica classica hanno una durata massima di un’ora e mezza.

Su tutti questi punti, oggetto di diversi confronti, c’era stata una convergenza di massima. Sottolineo anche tutti  questi accorgimenti decisi dall’amministrazione comunale in favore delle strutture turistiche e residenziali di zona, pongono delle premesse ancora migliori rispetto a quelle preesistenti sotto il profilo ambientale, visto che comunque il Royal da anni realizza eventi e spettacoli all’aperto, e non certamente solo di musica classica, e non si sono mai ravvisati problemi. Per questo mi sorprende e mi lascia perplesso la polemica preventiva, che spero essere dettata solo dal momento. Da parte mia e dell’amministrazione, comunque, il confronto, quando propositivo e rispettoso, rimane aperto con tutte le realtà che insistono nell’area», conclude Faraldi.

 

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