Sanremo, opposizioni sulle barricate per fermare la vendita di Casa Serena. Biancheri: «Operazione inevitabile»
Le minoranze chiedono il rinvio dell’approvazione per favorire un confronto più approfondito. Ventimiglia (Lega): «Arroganza politica, si vuole fare cassa»
Sanremo. Confronto serrato questa sera in consiglio comunale per l’approvazione della pratica propedeutica alla vendita sul mercato di Casa Serena. Opposizioni subito all’attacco dell’amministrazione Biancheri con una questione pregiudiziale, presentata dai consiglieri Ventimiglia (Lega), Correnti e Artioli (Liguria Popolare), volta a stoppare la discussione e chiedere un rinvio, non concesso.
Secondo le opposizioni, la maggioranza avrebbe peccato di «arroganza politica» – come l’ha definita il capogruppo del Carroccio – per aver dato solo 24 ore di tempo ai consiglieri di minoranza per studiare una pratica ritenuta fondamentale. «Mi assumo la responsabilità della situazione -, ha replicato il sindaco Biancheri. Da quando abbiamo ricevuto la prima offerta di acquisto gli Uffici si sono impegnati per istruire velocemente questa pratica di importanza cruciale per le sorti del bilancio del Comune. Mi impegno affinché i momenti di confronto con le opposizioni siano maggiormente garantiti in futuro».
Alla base del bando pubblico di vendita ci sarà l’offerta della Moma Srl (società attiva nel settore delle Rsa in Piemonte), che ha avanzato una proposta irrevocabile di acquisto sul modello del Rent to buy: in cambio del subentro immediato nella gestione della struttura alla stipula del contratto di cessione, la Moma si impegna a pagare un corrispettivo di poco meno di 10 milioni di euro, di cui il 60% a rate in dieci anni e il restante 40% (circa 4 milioni di euro) a saldo. In sostanza, Moma gestirebbe in concessione Casa Serena per i prossimi 10 anni – sgravando Palazzo Bellevue da ogni responsabilità -, poi “riscattando” l’immobile e l’azienda sanitaria annessa in un’unica soluzione alla scadenza del contratto di concessione.
«Ci troviamo di fronte a un problema nella gestione della prima commissione – ha rincarato la dose Artioli. Il sindaco torna ad assumersi responsabilità che non gli sono proprie. Il presidente della prima commissione, nonché capogruppo di Sanremo al Centro Marco Viale, dovrebbe avere maggiore attenzione». Lega ancora all’attacco: «Casa Serena si vende per fare cassa, per tenere in piedi il bilancio. Non si parli di investimenti che non ci saranno», – ha tuonato Daniele Ventimiglia. «Quali garanzie ha da offrire la società proponente se da una semplice visura camerale emerge avere 100 mila euro di capitale sociale, quando si sta parlando di una compravendita del valore di 10 milioni di euro?». Preoccupazione per il destino dei dipendenti comunali in distacco a Casa Serena è stata espressa dal capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Lombardi, che ha aggiunto: «Non sappiamo nemmeno il numero della partita iva della Moma Srl».
Prima dell’approvazione a maggioranza, ha preso la parola il primo cittadino Alberto Biancheri: «Quando un’amministrazione comunale si trova ad alienare un immobile comunale non è mai una vittoria. Purtroppo occorre fare i conti con la realtà. Due anni fa quando avevano messo in vendita Casa Serena si era fatto un ragionamento sugli investimenti nei sottoservizi, ed è vero che oggi le condizioni sono cambiate. Abbiamo affrontato un bilancio preventivo 2021 con -6 milioni di euro di gettito. Casa Serena su questo bilancio pesa per 2,5 milioni di euro. E’ questa una fotografia preoccupante non solo per la mia amministrazione ma anche per quelle a venire. Ha concluso il sindaco: «Abbiamo messo in vendita l’immobile che avrebbe permesso di mantenere la spesa corrente sul sociale e sul turismo. Con il Casinò chiuso, vendere Casa Serena rappresenta l’unica strada percorribile per salvare il Comune, evitando di tagliare i servizi essenziali. Ci accingiamo ad approvare la pratica più importante di questa amministrazione».
(Il consigliere Andrea Artioli di Liguria Popolare)
Con il voto favorevole della maggioranza, la pratica è stata approvata dal consiglio comunale. Prima del termine della discussione, è passato all’unanimità un emendamento a garanzia del Comune predisposto dal consigliere Artioli.