Motori

Primo podio stagionale per la Ferrari, Sainz fa secondo a Monaco

Vince l'edizione post-Covid Max Verstappen su Red Bull. Fuori dai giochi Leclerc bloccato da un problema tecnico

Monaco. E’ stato il Gran Premio più paradossale di sempre, quello che si è svolto da giovedì 20 a domenica 23 maggio sul circuito cittadino più iconico del mondo. A cominciare da Charles Leclerc che, dopo aver conquistato la pole position, non è riuscito a mettere in moto la sua monoposto (Ferrari) a pochi minuti dal giro di ricognizione, rinunciando a partecipare alla competizione.

La colpa, a quanto pare, è dell’albero di trasmissione ‘seriamente danneggiato ed impossibile da sistemare per l’inizio della gara”, secondo quanto recita il post pubblicato su Instagram dalla casa automobilistica di Maranello. E pensare Leclerc ce l’aveva messa tutta pur di superare questa specie di anatema che impedisce ad un pilota monegasco di vincere il Gran Premio che si svolge a casa propria.

Addirittura, per attirare i buoni auspici il suo casco portava pure la dedica a Louis Chiron, fino ad ora l’unico pilota nato a Monaco ad aver conquistato nel 1931 il podio della competizione intitolata a questa città. In sua memoria, infatti, svetta un bronzo proprio a bordo del tracciato, sul porto, di fronte alla piscina installata sul porto Ercole. Tuttavia i giochi sono fatti e dopo aver percorso ben per 78 volte l’intero circuito lungo 3,337 Km – per un totale di 260,286 km – e 19 curve, con un unico Pit Stop, a vincere questo quinto appuntamento del Mondiale di Formula Uno, è Max Verstappen, seguito da Carlos Sainz.

Entrambi i campioni festeggiano la loro prima volta: come vincitore l’olandese Verstappen, e come classificato al secondo posto lo spagnolo Sainz che così porta a punti il team Ferrari che a Monaco, di podi ha il record assoluto, ben 54. Il terzo gradino l’ha calcato l’inglese Lando Norris su McLaren che ha condotto un’ottima gara. Il Gran Premio di Monaco, 78a edizione, è stato, dicevamo, una gara estremamente particolare sia perché si è svolta secondo un rigido protocollo anti-Covid19 (con la partecipazione al massimo di 7500 spettatori sugli spalti che ne poteva accogliere il 60% in più) che per assenze illustri. Prima tra tutte mancava la padrona di casa, la Principessa Charlène (trattenuta in Sudafrica nel corso di una missione per sostenere la preservazione dei rinoceronti e li trattenuta a causa di un’improvvisa infezione all’orecchio, pare).

Il tocco femminile infatti era assente nel corso della premiazione dove al fianco del Sovrano, spiccavano, oltre alle autorità locali, i figli di SAR la Principessa di Hannover (Pierre e Andrea Casiraghi). Ad attirare l’attenzione dei media, però, sono stati i due gemelli, il Principe ereditario Jacques e la Principessa Gabriella che hanno accompagnato venerdì 21 maggio scorso il loro illustre papà al Museo della Collezione delle auto del Principe di Monaco (Monaco Top cars), contribuendo a rotolare pneumatici intinti di vari colori per realizzare un’opera – ideata dall’artista Mark Dickens – che sarà poi venduta prossimamente ad un’asta di beneficenza. Ovviamente il Sovrano ha mantenuto tutti i suoi impegni passando in rassegna, come vuole la consuetudine, prima il personale ed i volontari della Croce Rossa di Monaco e poi le persone a mobilità ridotta a cui è riservato un palco, sulla Rocca, per assistere agevolmente alla corsa. Prossimo appuntamento con le monoposto è a Baku, tra 15 giorni.

crédit: Eric Mathon /Palais Princier

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