Porto turistico di Imperia, per i giudici il Comune non deve alcun maxi risarcimento

24 maggio 2021 | 10:07
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Porto turistico di Imperia, per i giudici il Comune non deve alcun maxi risarcimento

I curatori fallimentari avevano chiesto 80 milioni di euro

Imperia. Il tribunale di Imperia ha depositato sabato scorso la decisione con cui ha definito la controversia a suo tempo attivata dal fallimento della società Porto di Imperia contro il Comune pretendendo  un ingente indennizzo (pari ad oltre 80 milioni di euro) per le opere di realizzazione del Porto turistico della città eseguite dalla società in forza della concessione demaniale di cui nel 2014 venne disposta la decadenza.

La Sentenza ha rigettato integralmente le domande del fallimento, che si basavano sulla pretesa incostituzionalità ed illegittimità comunitaria del vigente assetto legislativo regolante le conseguenze patrimoniali dalla decadenza (con devoluzione gratuita delle opere al demanio, senza indennizzo), e, vista la soccombenza e gli ingenti valori in gioco, ha condannato il Fallimento a rifondere al Comune le spese di causa, per oltre 150.000 euro. Lo rende noto il Comune in una nota inviata alle redazioni

Il Comune è stato assistito nella controversia dall’avvocato Paolo Gaggero, che sta occupandosi per Palazzo civico di tutti i diversi sviluppi amministrativi e processuali legati al porto turistico del capoluogo.

«Non posso che esprimere soddisfazione per questo ulteriore esito positivo per il Comune di Imperia. Nonostante le molteplici azioni legali intentate, sin qui tutte risultate vane, stiamo perseguendo fermamente lo scopo di giungere all’affidamento di una nuova concessione alla società pubblica Go Imperia, così da completare le opere, rilanciare il porto e creare quindi occasioni di sviluppo e lavoro per la città», commenta il sindaco Claudio Scajola.