Porto di Imperia, spunta l’uomo forte di Caltagirone nelle dichiarazioni di Amara sulla loggia Ungheria

24 maggio 2021 | 09:29
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Porto di Imperia, spunta l’uomo forte di Caltagirone nelle dichiarazioni di Amara sulla loggia Ungheria

La settimana scorsa la Cassazione si è espressa sul fallimento e il Tar sulla decadenza

Imperia. Cosa c’entrano le dichiarazioni rese da Piero Amara ai pm di Milano a proposito della loggia  Ungheria col l'”affaire” Porto turistico di Imperia? C’entrano perché Amara, ha riferito ai magistrati che nel 2012 (proprio mentre il bacino turistico del capoluogo era travolto dallo scandalo e dagli arresti) gli venne raccomandato l’ex premier Giuseppe Conte come consulente legale di Acqua Marcia affinché il gruppo di FrancescoBellavista Caltagirone costruttore del bacino del capoluogo che era in grave crisi, ottenesse il concordato dal tribunale di Roma. Lo svela una inchiesta de L’Espresso firmata da Emiliano Fittipaldi.

A fare da trait d’union tra il gruppo romano e Conte sarebbe stato Fabrizio Centofanti, responsabile delle relazioni istituzionali di Aqua Marcia, ex portavoce dell’Esercito durante la guerra del Kosovo, arrestato nel 2018 con accuse plurime di frode fiscale, corruzione giudiziaria, associazione a delinquere, nell’ambito delle inchieste che hanno poi portato alla radiazione dalla magistratura del pm Luca Palamara.

Centofanti all’epoca della costruzione della Porto di Imperia  era l’uomo forte dell’ingegner Caltagirone: ogni comunicazione che riguardasse il costruendo porto, anche se a stilarla era il Comune o il socio privato della Spa, doveva avere la sua preventiva approvazione. L’inchiesta de L’Espresso è corredata da un video amatoriale che ritrae Giuseppe Conte in compagnia di Fabrizio Centofanti e di una terza persona nella galleria d’arte Benucci, a Roma, nel dicembre 2012.

La scorsa settimana, è arrivata (dopo 6 anni) la pronuncia della Cassazione che ha confermato il fallimento della Porto di Imperia Spa ribaltando la sentenza di appello, mentre (a tempo di record) il Tar Liguria ha dichiarato infondato il ricorso dell’ex amministratore della Porto SpaGiuseppe Argirò sulla seconda decadenza della concessione da parte del Comune.

Il processo per l’affaire Porto di Imperia al termine del quale tutti gli imputati sono stati assolti era stato, invece, spostato da Imperia a Torino per l’impossibilità di formare presso il tribunale del capoluogo il collegio giudicante.