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Operazione dell’Arma contro la ‘Ndrangheta nel Ponente Ligure, undici richieste di rinvio a giudizio

27 maggio 2021 | 18:45
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Operazione dell’Arma contro la ‘Ndrangheta nel Ponente Ligure, undici richieste di rinvio a giudizio

Operazione condotta dai carabinieri del R.o.s. insieme ai militari di Imperia

Genova. Sono undici le richieste di rinvio a giudizio nei confronti di altrettante persone indagate nell’ambito della maxi inchiesta, denominata “Ponente Forever“, condotta dai carabinieri contro la ‘Ndrangheta nel Ponente ligure e nella vicina Costa Azzurra. L’accusa per gli indagati, a vario titolo, è di concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti e armi e favoreggiamento.

Il pubblico ministero Marco Zocco e il collega Giovanni Arena, entrambi sostituti procuratori della Procura della Repubblica di Genova hanno richiesto il rinvio a giudizio di Simone Calvini (46 anni) di Sanremo, attualmente detenuto; Axel Carbone, 25 anni, nato a Nizza e residente a Sanremo; Luca Colombi, 43 anni, di Sanremo, attualmente ai domiciliari; Giuseppe Di Giorno, 50 anni, di Sanremo, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora; Walter Gambeggi, 33 anni, di Cuneo; Armand Kercuku, 34 anni, nato in Albania, residente a Parma, dove è detenuto in carcere; Domenico Magnoli, 40 anni, nato a Cannes e residente a Valbonne, detenuto in Francia; Carmelo Sgrò, 38 anni, nato a Oppido Mamertina (RC) e residente a Sanremo, attualmente detenuto nel carcere di Genova Marassi; Jacopo Vargiu, 26 anni, nato a Ciriè (Torino) e residente a Boissano (Savona), agli arresti domiciliari a Loano; Raffaele Vitale, 50 anni, di Sanremo, che si trova ai domiciliari; Alfonso Gallico, 24 anni, di Palmi (Reggio Calabria), residente a Selvazzano Dentro, in provincia di Padova.

Un’operazione, quella dell’Arma coordinata dalla Procura genovese, che si è conclusa dopo 18 mesi con tredici ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti in Italia e trentatré arresti in Francia, oltre a sequestri patrimoniali per 900mila euro. Protagonisti i carabinieri del R.o.s. e del comando provinciale di Imperia, che hanno lavorato insieme ai colleghi della Gendarmerie Nationale di Marsiglia e Parigi.

Figura di spicco, tra gli arrestati, è il calabrese della piana di Palmi Carmelo Sgrò, da anni residente a Sanremo, legato anche da vincoli di parentela alla cosca Gallico. Sgrò è considerato spacciatore “di livello superiore” a contatto con fonti primarie di approvvigionamento. Un vero e proprio “broker” in grado di recuperare grandi quantitativi di droga che poi, distribuiti alle altre persone arrestate nell’ambito dell’indagine, servivano per rifornire i pusher dell’Imperiese e non solo.

Le indagini, avviate nel 2018, hanno permesso di documentare plurime cessioni di narcotico (cocaina, hashish e marijuana) e armi (anche da guerra quali Skorpion e AK 47 – Kalashnikov) tra Carmelo Sgrò e l’indagato francese posti rispettivamente a capo di reti operanti in Liguria e Costa Azzurra, con propaggini in Belgio e Olanda. Individuato, anche, un gruppo di albanesi che riforniva il circuito criminale di ingenti quantitativi di cocaina.