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Nuovo ospedale a Taggia, le considerazioni di Rifondazione Comunista

21 maggio 2021 | 10:40
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Nuovo ospedale a Taggia, le considerazioni di Rifondazione Comunista

Uno dei timori di PRC è quello che “nuovo” voglia dire anche “unico”

Taggia. Fanno sapere dal Partito di Rifondazione Comunista Arma Taggia “Valeria Faraldi”: «Riscontriamo nelle dichiarazioni del consigliere Eugenio Nocita delle inesattezze, che riteniamo volute e quindi da considerarsi omissioni se non false considerazioni. Lui sottolinea che tutta la popolazione Imperiese desidera il “Nuovo Ospedale” di Taggia, e che nessun tipo di raccolta firme è stato attuato per evitare quest’opera. Arrivando a spronare l’Amministrazione taggiasca a sveltire le operazioni e accusandola di scarso impegno. Con l’aggettivo “Nuovo” si vuole nascondere il concetto di “Unico” ovvero il solo esistente nei progetti dell’ASL 1 e di Alisa, avvalorando di fatto, un’Amministrazione Sanitaria fallimentare, e dimostratasi tale nell’ultimo anno, di un governo regionale di centro destra. Il consigliere arriva a sostenere la tesi che l’unanimità dei residenti in provincia di Imperia è favorevole alla nuova opera, omettendo, e quindi censurando, le 20.000 firme fin qui raccolte da Cittadinanza Attiva e da Rifondazione Comunista, contro la chiusura degli attuali ospedali di Sanremo e Imperia, diminuendo in modo inconfutabile i posti letto acuti di tutta la provincia».

Prosegue la nota stampa «Questa pressione messa alla Giunta taggiasca, in termini di tempi, fa sorgere un dubbio di non poca rilevanza. L’amministrazione matuziana da anni continua a seguire una politica di privatizzazione di edifici e beni pubblici per salvaguardare bilanci sempre negativi. Ora ci chiediamo se l’accelerazione delle pratiche amministrative richieste dal Consigliere Nocita non siano strettamente collegate al nuovo PUC della città matuziana, e la possibilità di vendersi in un prossimo futuro, anche il Borea, il Castillo e il Giannoni dopo aver già ceduto ai privati l’ex Tribunale, Casa Serena, e praticamente anche Porto Vecchio con una concessione pluridecennale, oltre il progetto di svendita di Villa Angerer ».