Nel 2003 Carla Fracci al Gef di Sanremo, il ricordo del patron Paolo Alberti

29 maggio 2021 | 10:16
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Nel 2003 Carla Fracci al Gef di Sanremo, il ricordo del patron Paolo Alberti
Nel 2003 Carla Fracci al Gef di Sanremo, il ricordo del patron Paolo Alberti
Nel 2003 Carla Fracci al Gef di Sanremo, il ricordo del patron Paolo Alberti

Ricevette sul palco del Teatro Ariston il “Global Education Award”, il premio più importante dell’evento

Sanremo. La carriera di Carla Fracci, étoile della danza internazionale recentemente scomparsa, si è intrecciata con il Gef di Sanremo, il Festival di Creatività nella scuola. Era il 2003 quando la Fracci, durante lo serata finale, ricevette sul palco del Teatro Ariston il “Global Education Award”, il premio più importante dell’evento.

«Ricordo quei momenti intensi con una sorpresa finale – dice Paolo Alberti, ideatore e patron del Gef – . Avevamo organizzato un programma impegnativo per Carla Fracci ma il pomeriggio del giorno prima la sua segretaria mi telefonò confidandomi che Carla non stava troppo bene e che non sapeva se sarebbe potuta venire. Fortunatamente mi richiamò la sera per confermarmi che sarebbe stata presente».

E prosegue: «Il sabato mattina mandai a prendere in hotel la signora e il marito, regista teatrale Beppe Menegatti, che la accompagnava. Io li aspettavo sul palco del Teatro dell’Opera del Casinò, per prendere parte come moderatore al loro incontro che avevo organizzato con i partecipanti del Gef. Davanti alla sala strapiena di studenti e insegnanti finalisti del Gef, per oltre un’ora sia Carla che il marito risposero con grande disponibilità a tutte le domande del pubblico».

«La sera – continua Alberti – sul palco del Teatro Ariston le venne consegnato il “Global Education Award” alla presenza di 2.000 finalisti del Gef prevenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Un momento indimenticabile per tutti. Ricordo anche un aneddoto curioso. Carla Fracci e il marito, che assistevano allo spettacolo da un palchetto del teatro, ad un certo punto, si videro letteralmente calare dal piano soprastante una serie di pass del Gef.

Erano gli studenti che, non riuscendo ad incontrarla da vicino, avevano escogitato un modo simpatico e creativo per chiederle un autografo. Carla Fracci si divertì veramente un mondo a firmare autografi in quel modo. Tutti gli studenti che parteciparono a quell’edizione del Gef adesso saranno adulti, ma sono certo che avranno ricordi bellissimi di quei momenti».