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Imperia, raddoppio del Roja: 30 milioni di euro per sconfiggere la crisi idrica

4 maggio 2021 | 18:56
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Il presidente della Regione: «Investimento importante che punta a risolvere i disagi del Dianese»

Imperia. E’ stato presentato oggi nella sede della Provincia di Imperia il Masterplan Roja, ovvero il progetto di raddoppio e sostituzione della rete idrica dell’acqua potabile del Roja, con l’allacciamento contestuale dell’agglomerato di Andora al depuratore dl Imperia per complessi 29,5 milioni di euro, suddivisi in tre lotti funzionali che corrispondono ai tre principali tronchi dell’acquedotto.

Alla presentazione hanno partecipato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il vicepresidente Alessandro Piana, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’assessore regionale Marco Scajola, il presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo, il commissario ad acta della Provincia Gaia Checcucci e i sindaci dei Comuni coinvolti.

Dopo l’approvazione dell’intesa da parte di Regione Liguria, Provincia di Imperia, Commissario ad acta per l’Ato ovest e dei Comuni di Imperia, Sanremo, Andora, Diano Marina, Diano Castello, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Villa Faraldi, è stato illustrato il progetto che ha l’obiettivo di ottimizzare il sistema di approvvigionamento che corre da Ventimiglia ad Andora e risolvere anche la procedura di infrazione che grava sull’agglomerato di Andora.

«Dopo anni di disagi dovuti a cedimenti e rotture della rete – ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti questo progetto rappresenta la soluzione di un problema atavico, particolarmente rilevante per tutto il territorio del ponente ligure. Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale dell’intesa firmata nei mesi scorsi da tutti gli enti coinvolti, oggi abbiamo presentato il progetto con un piano di investimenti coperti in parte dal piano tariffario e in parte da risorse del piano nazionale idrico del MIT e dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), validate dall’autorità di distretto. Questo progetto ha le caratteristiche per essere finanziato anche a valere sul Recovery Fund e, a questo proposito, stiamo valutando la strada più veloce. Tenendo conto che dopo anni di criticità bisogna sottoscrivere quanto prima gli accordi attuativi e avviare in tempi brevi le procedure di gara per i lotti previsti dal progetto».

Il Masterplan presentato cosiddetto “Sistema Roja” è stato validato dall’Autorità di Distretto dell’Appennino Settentrionale che, non solo lo ha riconosciuto coerente rispetto alle finalità richieste, lo ha collocato al primo posto tra i 47 progetti esaminati provenienti da Liguria e da Toscana.

«La realizzazione di quest’opera – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedronerappresenta un obiettivo strategico per garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal piano di tutela e gestione delle acque del distretto idrografico. Il mio ringraziamento è rivolto al commissario Gaia Checcucci e a tutti i sindaci del territorio per il loro impegno e il loro lavoro».

«L’aspetto premiante per il nostro progetto è stalla l’unitarietà e la visione di sistema, intercettando la linea di finanziamento che premiasse la non dispersione delle risorse su singoli micro progetti, avendo l‘idea di un sistema unitario che viene realizzato in tronchi funzionali anche di per sé sostenibili – ha spiegato Gaia Checcucci commissario ad acta presso la Provincia di Imperia – Per questo l’Autorità di Distretto ha ritenuto la nostra la migliore proposta tra i 47 interventi presentati dalle regioni Liguria e Toscana. Il progetto si prefigge infatti un grande intervento sulla dispersione, sul recupero e sul contrasto alle perdite con un ulteriore atout che è il superamento della frazione di Andora. Il nostro non è solo un raddoppio o una sostituzione, ma interveniamo nella parte di Andora con il collegamento dei reflui portandoli al depuratore di Imperia. Sarà Rivieracqua il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia».

Il Masterplan consiste di tre tronchi a loro volta suddivisi e realizzabili in lotti aventi di per sé la propria autonoma efficacia. L’obiettivo è quello prima di tutto di ottimizzare l’attuale sistema di approvvigionamento che corre da Ventimiglia ad Andora. intervenendo sul potenziamento del Roja e risolvere in via definitiva la procedura di in frazione che grava su Andora prevedendo la posa del collettore fognario nello stesso scavo e collegandolo al depuratore di Imperia, intercettando anche i reflui provenienti dai comuni di Cervo, Villa Faraldi e San Bartolomeo.

L’intervento prevede opere di manutenzione straordinaria da intendersi come potenziamento o nuova tubazione a seconda dei tratti interessati sulla linea del Roia 1 che corre a terra fino alla località di Capo Verde di Sanremo e prosegue lungo la linea di costa, dapprima parallelamente alla stessa sul fondale marino fino a Borgo Prino nel Comune di Imperia per poi proseguire ancora a terra rifornendo i comuni di Imperia, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Villa Faraldi, Cervo, Andora. Il tratto che attraversa i Comuni di Sanremo, Imperia, Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Andora che corre in direzione da ponente a levante, presenta condizioni di obsolescenza tali da essere spesso interessato da rotture che sono causa di reiterate interruzioni dell’erogazione dell’acqua potabile, con gravi problematiche connesse con l’interruzione del pubblico servizio di acquedotto.

Contestualmente sono stati sviluppati anche i progetti degli altri lotti che presentano analoghe criticità e che necessitano di un intervento altrettanto urgente: da Borgo Prino a via Lungomare Vespucci nel Comune di Imperia e dalle Gallerie di Capo Berta a via Villebone nel Comune di Diano Marina. Il progetto punta a risolvere essenzialmente due criticità: la prima riguarda il collettamento dei reflui del Dianese al depuratore Imperia e la seconda le problematiche dell’acquedotto Roja. Il progetto è suddiviso in due lotti funzionali: il primo lotto, quello compreso tra Diano Marina e Cervo, ha la finalità di creare il raddoppio dell’acquedotto del Roia e contestualmente di collettare i reflui del comprensorio al depuratore di Imperia e quindi, consentire di dismettere il depurtore di San Bartolomeo al Mare che presenta croniche criticità; il secondo lotto, nella tratta compresa tra Cervo e Andora, permette di completare il raddoppio dell‘acquedotto del Roia e risolvere, mediante collettamento dei reflui al depuratore di Imperia, la procedura di infrazione europea a cui è assoggettato il Comune di Andora.