“Il cannocchiale del tenente Dumont”, l’ultimo libro di Marino Magliani
Lo scrittore di Dolcedo si racconta in una video intervista
Sanremo. Lo scrittore Marino Magliani, ospite in collegamento streaming con i nostri studi dalla costa olandese sulla quale vive, parla del suo ultimo libro appena uscito “Il cannocchiale del tenente Dumont” (L’Orma Editore), ma anche della sua vita: nato a Dolcedo, cresciuto in val Prino, ha viaggiato per il modo toccando tutti i continenti, prima di approdare in Olanda dove si è scoperto scrittore e traduttore.
Magliani affronta anche il tema del “suo” Ponente, del passato, del presente e del futuro della sua terra alla quale non disdegna di fare visita quando può.
La trama del libro
Estate 1800. Tre soldati napoleonici stanchi della guerra. Alle loro spalle la campagna d’Egitto e i suoi inferni, leniti appena dalla scoperta di una nuova, dolce droga: l’hascisc. Travolti dalla baraonda di Marengo – «la battaglia che alle cinque era persa e alle sette era vinta» –, disertano e si danno alla macchia. Sulle tracce dei tre si mettono gli emissari del dottor Zomer, un medico olandese che ha orchestrato un singolare «esperimento sanitario» per indagare gli effetti della nuova sostanza. Smarriti in un paesaggio ligure che pullula di spie e uniformi ormai tutte indistintamente nemiche, Lemoine, Dumont e Urruti – un capitano erudito, un tenente sognatore e un rude soldato basco – incontrano sulla propria strada amori difficili, illusioni perdute e la gioia del sole. Scopriranno così la libertà di scrollarsi di dosso la Storia per inseguire una vita fatta di attimi e di scelte.
Marino Magliani è autore di numerosi libri tra cui ricordiamo: Quattro giorni per non morire (Sironi, 2006; Quella notte a Dolcedo (Longanesi 2008), La tana degli alberibelli (2009) L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi (Exòrma 2017) e Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere 2018) che si è aggiudicato il Premio Selezione Bancarella