Emergenza migranti a Ventimiglia, ex convento dei frati maristi unica alternativa per accoglienza

14 maggio 2021 | 14:09
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Prefetto Di Bari: «Elaborato ulteriore dispositivo in vista della stagione estiva per rafforzare i controlli e porre in essere molte iniziative complesse»

Ventimiglia. Controlli rinforzati sulla tratta ferroviaria Genova – Savona e ulteriori dispositivi delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza in città. E la possibilità, se ci saranno le condizioni, di creare un centro di accoglienza, presso l’ex convento dei frati maristi, messo a disposizione dal vescovo diocesano Antonio Suetta. Sono le soluzioni all’emergenza migranti emerse nel vertice che si è svolto stamani, nella sala consiliare del comune di Ventimiglia, che ha visto la presenza del prefetto Michele Di Bari, capo dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del ministero dell’Interno, oltre alle massime cariche istituzionali della provincia di Imperia.

«Ringrazio il prefetto – ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia Gaetano ScullinoE’ stato un incontro molto proficuo e interessante. Abbiamo visto un po’ di dati delle forze dell’ordine, un lavoro che ci ha rinfrancato. Ho chiesto al prefetto Di Bari qualche novità e delle iniziative per migliorare la presenza delle forze dell’ordine e magari effettuare un controllo maggiore del territorio. I flussi migratori aumentano ma devo dire che i respingimenti sono diminuiti. Ci sarà un rafforzamento dei controlli nella tratta ferroviaria Genova-Savona e abbiamo tutte le prerogative per iniziare la stagione estiva. Passati questi due mesi faremo tagliando dei risultati».

«C’è una valutazione complessiva del dispositivo di controllo dei flussi migratori, che non passa certamente attraverso centri di accoglienza o di transito o strutture di identificazione, ma attraverso una attività di controllo posta in essere già mesi fa, che ha dato lusinghieri risultati», ha detto il prefetto Di Bari. «I numeri – ha aggiunto – Ci dicono che il fenomeno si è quasi dimezzato nell’attività dei respingimenti. Avevamo numeri nell’ordine di 150 al giorno e oggi siamo sui 50-60 respingimenti al giorno. Poi abbiamo controlli pressanti e incisivi sulla stratta ferroviaria Genova-Ventimiglia, soltanto finalizzati a identificare le persone».

Questo perché, come sottolineato dal capo dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, «soltanto chi è irregolare è destinatario dei provvedimenti, non dimentichiamo che per la legislazione vigente chi è regolare resta regolare». «Oggi – ha spiegato – Abbiamo elaborato insieme un ulteriore dispositivo in vista della stagione estiva per rafforzare i controlli e porre in essere molte iniziative complesse, che devono in maniera determinante creare e provocare maggiore sicurezza, atteso che il dispositivo posto in essere, già nei mesi scorsi, ha già dato positivi risultati. Il fenomeno migratorio non è mai fenomeno che esige una risposta- Il governo dei flussi migratori va individuato attraverso serie di misure, nei quali anche un centro di transito ha sua peculiarità e devo ringraziare vescovo di Ventimiglia, per avere dato disponibilità di un sito che dobbiamo verificare, perché altri posti non ce ne sono. In attesa di tutto ciò abbiamo posto in maniera determinante accento su questi dispositivi di controlli e verifica, in fin dei conti dobbiamo soltanto dare non solo dare l’impressione, ma fornire dati certi e numerici sugli irregolari». 

Nel frattempo, stamani la polizia ha fatto allontanare per ragioni di sicurezza i migranti che avevano creato un accampamento sulle sponde del fiume Roja, sotto il cavalcavia di Roverino. Una situazione destinata a ripetersi in assenza di un punto destinato all’accoglienza degli stranieri regolari.