Carcinoma prostatico, Costa (Noi con l’Italia:) «Prevenzione torni al centro. Sostengo progetto per diagnosi precoce»

«Tumore più frequente nel maschio adulto e con il tasso di mortalità tra i più alti in Europa, occorre attuare un piano strategico per la sua prevenzione»
Genova. «Sostengo il progetto per la diagnosi precoce del carcinoma prostatico, tumore più frequente nel maschio adulto e con il tasso di mortalità tra i più alti in Europa. Ogni anno infatti 450 mila uomini in Europa hanno una diagnosi di cancro alla prostata. A differenza di altri tumori, il carcinoma prostatico non è oggetto di screening di massa ed è per questo motivo che occorre attuare un piano strategico per la sua prevenzione».
E’ quanto dichiara il sottosegretario di Stato ed esponente di Noi con l’Italia, Andrea Costa, a seguito di un incontro con il professor Walter Artibani, segretario generale della Società Italiana di Urologia (SIU).
«L’avvento del Covid ha rallentato, e in alcuni casi sospeso, le attività ordinarie dei nostri ospedali e contemporaneamente ha fatto emergere la necessità di implementare politiche e attività di screening soprattutto in campo oncologico. Questo progetto italiano su spinta europea, promosso dalla SIU, permetterebbe non solo di salvare vite umane ma anche di razionalizzare e abbassare i costi del Sistema Sanitario Nazionale. In questa direzione l’Agenas ha dato la sua disponibilità ad istituire un tavolo tecnico sul tema, comprendente i rappresentanti delle società scientifiche interessate» – dice.