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Autostrade, Ioculano: «Disagio prolungato inaccettabile sull’A10»

7 maggio 2021 | 16:48
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Autostrade, Ioculano: «Disagio prolungato inaccettabile sull’A10»

«Il tratto che collega la nostra regione è costellato da cantieri, interruzioni, cambi di carreggiata e oltre che causare innumerevoli disagi, crea notevole apprensione per la sua poca sicurezza»

Genova. «Da mesi ormai percorrere l’A10 è diventato un inferno. Il tratto che collega la nostra intera Regione, da Ventimiglia a Luni, è costellato da cantieri, interruzioni, cambi di carreggiata e oltre che causare innumerevoli disagi per via delle code che raddoppiano i tempi di percorrenza, crea notevole apprensione per la sua poca sicurezza a causa della segnaletica improvvisa e doppio senso di marcia» – dichiara il consigliere regionale Pd Enrico Ioculano.

«L’autostrada A10 è la via di comunicazione su cui si snoda la maggior parte degli spostamenti tra le province liguri e vedrà un aumento ulteriore di mezzi in transito in vista della stagione estiva, in quanto via principale per raggiungere località costiere da Lombardia e Piemonte. Non possiamo neppure dimenticare che il pedaggio sulla tratta risulta essere tra i più cari in tutta la rete autostradale italiana e che in vista della bella stagione vi è il ragionevole rischio di ulteriori e più lunghi disagi e code, poiché non ci è dato sapere neppure la tempistica dei lavori sulla tratta» – continua il consigliere Ioculano.

«Per tali motivi a inizio settimana ho chiesto alla Giunta regionale, che pure in passato si era espressa pubblicamente a favore di una riduzione dei pedaggi per le tratte interessate da cantieri che causano disagi, se intende attivarsi seriamente per chiedere alle aziende che gestiscono la tratta tale riduzione e per conoscere le tempistiche previste per la conclusione dei lavori sull’A10. Tutto il gruppo consiliare del Pd ha firmato l’interrogazione, che ha dato vita a un ulteriore stimolo per intervenire in modo automatico sulle riduzioni ai pedaggi – attraverso una proposta di legge – ogniqualvolta si verifichino disagi come quelli odierni» – conclude.