Anno Dantesco, la scuola media “Alighieri” di Sanremo vince il primo premio al concorso del Miur

29 maggio 2021 | 10:28
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L’elaborato inviato è stato un video realizzato dei ragazzi, dal titolo “Noi e i vizi capitali. Dante, la Bibbia e l’attualità”

Sanremo. La scuola media “Dante Alighieri” di Sanremo ha reso onore al Sommo Poeta, di cui porta il nome, vincendo il prestigioso primo premio del concorso nazionale, promosso dal Miur e dall’associazione laica “Biblia” alla sua VII° edizione, in occasione dell’Anno Dantesco (1321-2021).

Il concorso, su cui si sono messi in gioco alcuni alunni delle quattro classi seconde dell’istituto, verteva sull’affascinante e profondo tema Bibbia e Poesia, significativamente intitolato “Il mio cuore è mosso dalla parola bella”, versetto tratto dal Salmo 45, con l’obiettivo di riflettere e far riflettere sugli innumerevoli richiami e riferimenti, non solo nella Divina Commedia, ma di tutta la letteratura, alla Bibbia.

Gli alunni delle classi seconde studiano nei loro programmi la Divina Commedia, e grazie a questo progetto, portato avanti dalle professoresse Elisa Pizzolla docente di Lettere e Antonella Squillace, docente di Religione e referente del progetto, hanno
potuto approfondire le tante sfaccettature dell’opera di Dante e il ricco patrimonio biblico di valori a cui il Poeta ha fatto riferimento e che sta alla base della cultura occidentale.

L’associazione Biblia, infatti, associazione laica e aconfessionale, fondata e composta da esponenti delle diverse confessioni cristiane, ed ebrei, si propone la diffusione e la conoscenza del testo biblico come testo base della nostra cultura a cui anche la scuola dovrebbe dare maggiore attenzione inserendolo nei suoi piani di studio, così come lo sono altri testi fondanti la nostra cultura, come l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide o, appunto la Divina Commedia, la conoscenza della quale non può prescindere dalla conoscenza della Bibbia.

La scelta degli alunni, che hanno lavorato attraverso percorsi personali di ricerca e lezioni on-line pomeridiane di approfondimento dei testi, si è orientata sull’analisi dei Sette vizi capitali, sotto diversi punti di vista: come li affronta Dante, che punisce severamente nel suo viaggio immaginario nell’oltretomba personaggi anche a lui contemporanei, quali i riferimenti nella Bibbia e quali all’attualità, tenendo ben presente, da parte degli alunni, capaci di grande introspezione, che nessuno può dirsi avulso da invidia, o superbia, o golosità.

I ragazzi hanno anche cercato di individuare nella società di oggi, nell’attualità e dunque nel mondo degli adulti i vizi descritti nella Divina Commedia, vedendo, ad esempio, nei femminicidi il desiderio di possesso dell’altro nel nome di una errata interpretazione dell’amore o negli squilibri del mondo, la brama di possesso a scapito dei più fragili. E per ogni “vizio” hanno cercato anche di suggerire un “rimedio”, facendo spesso riferimento alle parole di Papa Francesco, come faro che illumina il nostro cammino.

A conclusione del percorso di approfondimento, l’elaborato inviato per il concorso è stato un video realizzato dei ragazzi, dal titolo “Noi e i vizi capitali. Dante, la Bibbia e l’attualità”.

La giuria, composta da rappresentanti del Miur e dell’associazione promotrice, nella motivazione date per l’attribuzione del primo premio ha messo in evidenza le caratteristiche del lavoro: “Bello e interessante sui “Sette vizi capitali”, riflessione accompagnata dai testi poetici, riferimenti biblici, immagini di attualità anche forti, perfomance semplici ma efficaci. Per ogni vizio viene offerto il proprio rimedio. Il video offre un buon modo per riflettere sul mondo di oggi. Bella la colonna sonora con esecuzione originale dei ragazzi. Premio meritatissimo per un lavoro articolato e soprattutto molto partecipato.”

Per la colonna sonora gli alunni sono stati seguiti, “a distanza”, dalla professoressa Occhialini. Le norme anti-covid e i protocolli di sicurezza che la scuola si è data per affrontare questo complicatissimo anno scolastico, non hanno comunque fermato l’impegno di alunni e insegnati, insieme al loro dirigente, professor Antonio Giusa, che ha incoraggiato e sostenuto il progetto, consentendo di mettere in atto modalità nuove, creatività e collaborazione per fare comunque un buon lavoro che i ragazzi ricorderanno come una delle esperienze significative che la scuola, sempre, quando è una “buona scuola”, consente di vivere.