Sicurezza sul lavoro, in Liguria 3mila infortuni in due mesi. Cgil: «Numeri mostruosi»

28 aprile 2021 | 18:34
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Sicurezza sul lavoro, in Liguria 3mila infortuni in due mesi. Cgil: «Numeri mostruosi»

A Imperia il 13 per cento delle denunce di infortunio: dato quasi dimezzato rispetto allo scorso anno

Genova. Sono state 2.858 le denunce d’infortunio in Liguria nel primo bimestre 2021, in calo di 250 sullo stesso periodo dell’anno precedente (- 8%); il calo è soprattutto dovuto al drastico ridimensionamento delle denunce di infortunio in itinere, quelle casa-lavoro (- 42,5%), mentre molto più contenuto è il decremento delle denunce in occasione di lavoro (-3,1%).

«Nonostante il calo degli infortuni, il dato è ancora mostruoso: 3 mila denunce in due mesi sono una enormità – commenta Fulvia Veirana Segretaria Generale Cgil Liguria – si deve cambiare l’assunto che la sicurezza e la salute sul lavoro sono un costo, solo così, mettendo al centro la vita delle persone prima del profitto si può pensare di cambiare le cose in questo Paese».

A livello territoriale il 53,2% delle denunce per luogo di accadimento vede Genova protagonista con 1.521 denunce (in calo del 12,4% sul 2020), Savona con il 19,7% (in calo del 3,8%), la Spezia con il 14,1% è l’unica provincia ove le denunce aumentano sul 1° bimestre 2020 (+ 13,5%) ed Imperia con il 13% (in calo del 13,9%). Per l’82,9% delle denunce si tratta di cittadini italiani, per il 13,9% si tratta di lavoratori Extra-UE (+7,6%) e solo per il 3,2% di lavoratori appartenenti all’UE (-5,2%).

Se si valutano gli infortuni dal punto di vista anagrafico per il 45,3% l’età è compresa tra i 45 ed i 59 anni e per l’8,6% dai 60 ai 74 anni. Per Veirana: «L’opportunità che abbiamo davanti con le risorse che arriveranno dal Recovery Plan è unica: dobbiamo stravolgere l’attuale modello di sviluppo puntando su una nuova qualità del lavoro che tra gli obiettivi prioritari abbia anche quelli di perseguire salute e sicurezza di chi lavora».