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Riaperture, fieristi italiani: «Nostre imprese ridotte alla fame, ancora una volta il Governo ci ignora»

17 aprile 2021 | 12:28
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Riaperture, fieristi italiani: «Nostre imprese ridotte alla fame, ancora una volta il Governo ci ignora»

AFI continuerà la sua battaglia per la riapertura immediata delle fiere, sagre patronali e manifestazioni

Roma.«Ci conforta sapere che il governo ha deciso di anticipare la zona gialla al 26 di aprile con la conseguente apertura di bar e ristoranti anche alla sera se all’aperto, purtroppo però ancora una volta il comparto dei fieristi rimarrà chiuso fino al 01 Luglio 2021, eppure come già abbiamo ribadito più volte e confermato ora anche da CTS, all’aperto I contagi sono pari a 0 (zero). Ancora una volta per questo governo, così come per il precedente le nostre attività non sono considerate essenziali, anche se dietro le 60.000 imprese del settore fieristico, ci sono famiglie che vivono di questo».  Queste le parole del presidente nazionale di A.F.I. (associazione fieristi italiani) Serena Tagliaferri dopo la decisione di ieri del Governo Draghi di fissare la data di apertura delle fiere e degli eventi all’aperto al 1 luglio 2021.

Aggiunge Gabriele Ogliaro vice presidente nazionale di A.F.I.: «Non possiamo dunque ritenerci soddisfatti dell’operato di questo governo, che continua ad ignorare le esigenze di imprese ormai ridotte alla fame».  AFI continuerà la sua battaglia per la riapertura immediata delle fiere, sagre patronali e manifestazioni in genere e non esclude azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Questo ultimo concetto viene ribadito anche da Luca Provvisionato vice presidente A.F.I. Regione Liguria promotore insieme ad Ogliaro e ad altre sigle sindacali delle manifestazioni di categoria svoltesi nelle ultime settimane nella nostra Regione.