Parte da Ventimiglia il viaggio in barca a vela della navig…attrice Marianna De Micheli e del suo gatto Jingjok

1 aprile 2021 | 09:00
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Parte da Ventimiglia il viaggio in barca a vela della navig…attrice Marianna De Micheli e del suo gatto Jingjok

Divenuta famosa con la soap “CentoVetrine”, la donna è salpata da Cala del Forte

Ventimiglia. Un giro d’Italia, con partenza dal porto di Cala del Forte, a Ventimiglia, in compagnia del suo gatto Jingjok (geco in thailandese). La “navig…attrice”, come ama definirsi Marianna De Micheli, 47 anni, è salpata nei giorni scorsi dall’approdo ventimigliese, dove era giunta il 25 marzo scorso. Prossima destinazione? Dipende da dove la porteranno il vento e l’ispirazione.

«Ho già affrontato due giri d’Italia in solitaria – racconta Marianna, attrice di professione divenuta nota al pubblico televisivo grazie alla soap opera Centovetrine -. Il mio primo viaggio è stato nel 2015, al termine dell’esperienza con Centovetrine. Era un momento di cambiamento, per me. Con il mio ex fidanzato ci eravamo appena lasciati, terminava un periodo di lavoro intenso. Avevo bisogno di libertà, così ho messo in affitto la casa che avevo appena comprato, in modo da proseguire il pagamento del mutuo, e ho deciso di partire su una barca a vela». Prima di farlo, però, Marianna cerca un compagno di viaggio: «Temevo la solitudine, perché da sola non ero mai stata – spiega – Così ho fatto una ricerca su internet per trovare il gatto più affettuoso: ho scelto un ragdoll, che è davvero buonissimo».

E così fin da cucciolo, il micio ha imparato a vivere a bordo dell’imbarcazione di Marianna: Maipenrai (parola thailandese che significa “non fa niente, non importa”, ndr), una barca a vela di poco più di nove metri. Jingjok trascorre le giornate dormendo all’interno della barca, ma quando arriva in un porto, come tutti i gatti, ama ispezionare il luogo in cui si trova e così capita che oltre alle banchine, il micio salti sulle barche vicine. «La mia paura più grande è che qualcuno parta con lui a bordo», svela Marianna. Fortunatamente, però, in sei anni non è mai successo.

Nel corso del primo viaggio lungo le coste italiane, fresca di patente nautica, l’attrice ha preso parte anche alla Giraglia in coppia con Davide Besana. Poi ha proseguito in solitaria verso Trieste, circumnavigando anche la Sicilia. Dalla barca ha iniziato a scrivere articoli per l’edizione online del quotidiano La Stampa: un’occasione che l’ha portata, nell’inverno tra il 2015 e il 2016 a scrivere il suo primo libro, “CentoBoline“.

Con il libro fresco di stampa, De Micheli torna sulla barca e, partendo da Trieste compie il suo secondo giro d’Italia, fermandosi nei diversi porti per presentarlo.

La vita della donna si divide tra inverni che la vedono protagonista a teatro ed estati di gite sull’amata barca a vela. Fin quando, come per tutti gli altri italiani (e non solo), il Covid-19 arriva a stravolgere ogni cosa. Nel marzo 2020, all’epoca del primo lockdown imposto dall’allora governo Conte per arginare la pandemia, Marianna si trova sulla barca: «Stavo montando un “vebasto”, il riscaldamento a gasolio della nave – racconta – Quando hanno chiuso tutto io ero sulla mia imbarcazione e ho deciso di rimanerci, un po’ perché qui sto bene e anche perché si è molto più a contatto con l’esterno rispetto a una casa. Poi nel porticciolo di Lerici, dove ero ormeggiata, c’è il pontile con un cancelletto per ogni barca: sembra di stare in un condominio».

Inizia così un nuovo capitolo della vita di Marianna De Micheli: «Ho iniziato a fare dei video, per unire il mio lavoro principale, quello di attrice, con l’amore per la vela. Mi sono divertita molto, a girare, montare ed editare i video su YouTube in cui recitavo a fianco di altre me». In estate l’emergenza Coronavirus sembrava essersi ridimensionata e la donna parte per le vacanze in barca. A dicembre, quando ancora si trovava sulla sua Maipenrai dalla quale non era più scesa, Marianna contrare il Covid e torna a casa, nel Canavese, su consiglio della famiglia e del suo compagno. «A gennaio sono tornata sulla barca e ho iniziato a montare video e immagini registrate durante l’estate. Mi sono appassionata e ho visto che i video piacevano – spiega – Così ho  deciso di continuare a farlo. Mi sembrava una buona cosa poter unire il mio lavoro, stare davanti alla telecamera, scrivere le sceneggiature, girare e montare i video e nel contempo andare in giro in barca».

Da qui nasce l’idea del terzo viaggio in Italia di Marianna e Jingjok. L’attrice trova un fil rouge, un tema di fondo per intrecciare un racconto: «Ho pensato che in questo momento di divisione, con tutte le chiusure che ci impediscono di spostarci tra comuni e regioni, sarebbe stato bello raccontare tutti i territori che si affacciano sulla costa attraverso i porti», spiega. Un racconto fatto dunque di porti, rade, navigazione, ma anche di persone: «Le persone che si incontrano lungo un percorso del genere», dice. Tra gli obiettivi di Marianna De Micheli, c’è quello di avvicinare gli italiani alla navigazione: «Si pensa che la vela sia appannaggio dei ricchi – spiega – Un luogo comune che sarebbe bello sfatare». E poi anche un messaggio alle donne: «Spesso ricevo mail da ragazze che mi chiedono come faccio a viaggiare da sola, senza un uomo – racconta – Resto sconcertata: come è possibile che il mondo femminile sia ancora legato ad un retaggio culturale retrogrado, secondo il quale una donna da sola non può fare nulla. Con la mia avventura spero di essere un esempio nel quale una ragazzina si possa identificare».

Della vela, oltre alla libertà e all’indipendenza che regala, Marianna apprezza anche il valore terapeutico. «Sono dislessica e  discalculica – spiega – Ma nessuno me lo ha saputo dire finché non ho avuto vent’anni. Sono disturbi, questi, che se non vengono riconosciuti a scuola possono distruggere l’autostima. La vela è come vent’anni di psicanalisi condensati». 

Il viaggio di Marianna durerà almeno due anni: il tempo necessario per visitare più posti possibile. La navig…attrice non ha un programma prestabilito: si sposterà, spiega, a seconda del meteo, della disponibilità dei porti e soprattutto del sentimento.

La realizzazione del suo progetto sarà possibile grazie ad Assonautica Italia e Gianni Tex Tessaro, fondatore di velistiinfacebook (ViF).