La svolta

Minacciò Abbondanza in stile mafioso: Cassazione rigetta il ricorso di Vincenzo Marcianò

Confermata la condanna a 4 mesi confermata in Appello

Conferenza Abbondanza e Ballestra

Imperia. «Tu ridi perché io sono qui dentro, se ero fuori ti assicuro che non ridevi più». Una frase, quella pronunciata da Vincenzo Marcianò, 44 anni, diretta al referente della Casa della Legalità, Christian Abbondanza, proferita con l’aggravante dello stile mafioso.

A sostenerlo è la Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso contro la condanna in primo grado, confermata in Appello, a 4 mesi di reclusione nei confronti di Vincenzo, figlio del boss della ‘ndrangheta Giuseppe “Peppino” Marcianò.

I fatti. In una pausa dell’udienza del 14 gennaio 2014 al processo antimafia La Svolta, nel tribunale di Imperia, Vincenzo Marcianò si rivolse ad Abbondanza, minacciando, secondo i giudici «con l’aggravante, per l’appunto, di avere commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione, derivante dal vincolo associativo». Oggi, il noto blogger ha reso note le motivazioni del rigetto, che spiegano l’intimidazione subita. Tra queste, si legge: «Come la presenza in aula di parenti del Marcianò, insieme con altri imputati non detenuti, rendesse le frasi pronunciate da quest’ultimo dotate di idonea capacità di intimidazione, facendo sorgere nell’Abbondanza un comprensibile timore per la propria incolumità, venendo egli pubblicamente additato dal ricorrente di fronte ai suoi sodali e ai suoi familiari come un possibile bersaglio su cui riversare la propria ira».

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