Liguria, scatta la zona gialla: ecco cosa si può fare




Ancora chiuse discoteche, sale da ballo, palestre e piscine. Vietate anche le feste private
Genova. Da oggi la Liguria, così come Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto e le province autonome di Bolzano e di Trento, entra ufficialmente in zona gialla. Comprendere cosa si può fare e cosa no non è semplice, basti pensare che il sito internet del governo dedicato alle faq (risposte alle domande frequenti, ndr) è ancora in aggiornamento nonostante il decreto sia entrato in vigore dal 22 aprile scorso.
Cerchiamo dunque di fare chiarezza. In zona gialla gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori sono sempre consentiti: questo vuol dire che non servono comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità per uscire dal proprio comune. Tuttavia fino al 15 giugno è possibile, tra le 5 e le 22, un solo spostamento una volta al giorno verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Quindi: via libera alle uscite, ma restano off limits le feste private in casa e le visite a diverse persone.
Attività commerciali. Oltre ai negozi, da oggi sono aperti (non solo per asporto) anche ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie dove torna consentito il consumo ai tavoli, ma solo all’aperto, anche a cena. Il tutto nel rispetto del coprifuoco: quindi la cena al ristorante deve finire abbastanza presto, per consentire un ritorno a casa entro le 22.
L’apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Dalle 18 in poi, si potrà restare ai tavoli ma solo all’aperto.
Nessun limite di orario, invece, per la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive.
Controlli. Le forze di polizia dovranno concentrare i controlli proprio nei locali, per il rispetto delle norme anticovid, e nelle zone della movida, per evitare assembramenti. I sindaci possono anche chiudere strade e piazze in determinate fasce orarie.
Centri commerciali. I centri commerciali resteranno chiusi nei week end fino al 15 maggio. Fino a quella data, aperti tutti i giorni, ad eccezione di sabato e domenica, quando ci si potrà nei centri commerciali solo per acquistare generi di prima necessità in alimentari, farmacie e parafarmacie.
Musei, cinema e teatri. Riaprono musei, sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto. Nel locali al chiuso, è obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Sport. Si torna a fare qualsiasi tipo di sport all’aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Per la riapertura delle piscine, all’aperto, bisognerà attendere il 15 maggio mentre per le palestre il 1 giugno.
Scuole. Infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100 per cento, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70 fino al 100 per cento. La Liguria ha adottato la percentuale minima: la didattica in presenza è dunque al 70 per cento. In presenza anche esami e tesi di laurea nelle università.
Chiuse discoteche. Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private.