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Insegnante morta, il presidente della Regione Liguria Toti: «Sarà l’Aifa a dirci quale nesso possa esserci con il vaccino»

4 aprile 2021 | 20:52
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Insegnante morta, il presidente della Regione Liguria Toti: «Sarà l’Aifa a dirci quale nesso possa esserci con il vaccino»

«Liguri disciplinati in questi giorni, ringrazio tutti. La sanità regionale regge bene la terza ondata. Quasi raggiunto l’obiettivo di 60mila vaccinazioni in una settimana, saliremo ancora a 80mila»

Genova.«È stata una Pasqua diversa per il secondo anno consecutivo, siamo tutti stanchi, tutti stanno facendo sacrifici per contenere una pandemia che riparte sempre, ma la Liguria sta reggendo molto bene l’urto di questa terza ondata. Sono convinto che con i vaccini sconfiggeremo questo nemico insidioso. Un abbraccio ai famigliari della ragazza che non ce l’ha fatta. Si era vaccinata il 22 marzo con Astrazeneca, ma per il momento non si riscontrano correlazioni dirette. Ogni settimana Aifa vigila su tutti i casi, come fa normalmente per le reazioni avverse che si verificano per qualsiasi medicinale. I casi per ora sono davvero pochi e sporadici, ma sarà l’Aifa a dirci quale eventuale nesso possa esserci con il vaccino». Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di una diretta sul suo profilo Facebook.

«Non ci siamo fermati, né con i vaccini né con i tamponi – ha proseguito – lo screening di oggi con molecolari e antigenici è quasi da giorno feriale. I positivi si sono stabilizzati dopo le fiammate dei giorni scorsi. È ancora Imperia l’area dove il contagio è più forte, insieme a Savona. Era prevedibile un’influenza negativa della Francia nelle condizioni devastate in cui è; ma se tutti continueranno a comportarsi come oggi il contenimento sarà semplice, perché nonostante la splendida giornata di sole c’è stata una grande attenzione. Ringrazio tutti per aver collaborato. I ricoveri sono in leggero aumento, come capita spesso nei giorni di festa. Le terapie intensive invece restano stabili e anche per questo dato è soprattutto il ponente a influire. Anche oggi sei deceduti, riferibili agli ultimi giorni: un numero che sia pure nella sua drammaticità dice che i vaccini stanno funzionando. In due o tre settimane arriveremo a immunizzare tutti i soggetti più a rischio con una prima dose. Circa 2000 i vaccini fatti oggi, da martedì torneremo a pieno ritmo.

Nell’ultima settimana tra il 29 marzo e il 4 aprile abbiamo fatto 59.043 vaccini: avevamo promesso 60mila, ci siamo arrivati vicini. Con le aperture previste nella prossima settimana e in quelle a venire (orario notturno alla Fiera di Genova, ulteriore linea di produzione nel centro vaccinale spezzino che ho visitato questa mattina, nuovo centro vaccinale a Sarzana dalla terza settimana di aprile) saliremo ancora, fino a 80mila vaccini a settimana. Siamo in linea con quanto concordato con il generale Figliuolo e la protezione civile nazionale».

«Domani, lunedì di Pasquetta, non saranno possibili le gite tradizionali ha detto in conclusione – Siamo tutti stanchi ma i numeri parlano chiaro: dobbiamo mettere in sicurezza ancora almeno i settantenni. Entro aprile faremo un deciso passo in avanti e poi, nei mesi successivi, riporteremo questa regione alla vita di sempre. A partire da martedì Genova, Tigullio e La Spezia torneranno ad essere arancioni perché così risultano dal nuovo modello di classificazione, mentre a Ponente è necessario far scendere ancora un po’ il contagio. Speriamo che i numeri ci consentano di dare una risposta a tutti quelli che vogliono ripartire».