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Frontalieri alla guida di veicoli esteri, lo sconcerto di Parodi (Fai): «Emendamento Lega non risolve il problema»

23 aprile 2021 | 10:25
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Frontalieri alla guida di veicoli esteri, lo sconcerto di Parodi (Fai): «Emendamento Lega non risolve il problema»

«La legge va completamente cancellata»

Ventimiglia. «Restiamo sconcertati a leggere l’emendamento della Lega a prima firma del Senatore Rispoli , proposta dell’onorevole Flavio Di Muro, sul problema dei veicoli con targa estera guidate dai nostri frontalieri. Un emendamento che, se approvato, non risolve il problema». Lo dichiara il segretario del Fai Frontalieri Intemeli Roberto Parodi.

«Un testo – aggiunge – che impedisce di recarsi in Italia a chi per ragione di lavoro è obbligato a farlo mettendolo a rischio del sequestro del veicolo, di un’ammenda e, cosa ancora più grave, di perdere il posto di lavoro». Conseguenza, quest’ultima, dovuta ai continui problemi che i lavoratori frontalieri subiscono a causa della legge: una legge, che a detta di Parodi, è stata «fatta contro i frontalieri».

«Come associazione stiamo andando avanti, attraverso il nostro legale Enrico Amalberti, nei ricorsi e in parallelo attraverso una
riformulazione del decreto attuativo – annuncia -. Dopo i vari piani sociali di licenziamenti che i nostri lavoratori hanno dovuto subire, ultimo quello del hotel Meridien a Monaco, a causa del Covid. Oggi per colpa di qualcuno ci ritroviamo affrontare altri
possibili licenziamenti a causa di una legge italiana che invece di tutelare il lavoro lo penalizza».

Al momento sono sei i verbali contestati, con altrettanti veicoli sequestrati appartenenti ad aziende monegasche. Un problema serio, visto che ci vorranno mesi prima di poter tornare in possesso dei mezzi, a causa anche degli adempimenti burocratici tra motorizzazione e consolati dei due paesi.

«Un danno verso i nostri lavoratori – conclude Parodi – Ma non solo, anche verso quelle attività italiane che forniscono materiale a aziende Monegasche. Siamo stufi di proclami e annunci e invitiamo la politica, tutta, a cancellare completamente questa legge».