Covid, dal 26 aprile la Liguria torna in zona gialla: ecco cosa cambia

Consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, con rientro a casa entro le 22, e le attività sportive all’aperto, anche di squadra e di contatto
Genova. Da lunedì 26 aprile la Liguria tornerà in zona gialla. Il Governo, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della salute Roberto Speranza, ha infatti approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, che prevede il ripristino, dalla prossima settimana, della zona gialla in cui si colloca la Liguria in base agli ultimi dati sull’andamento della pandemia.
Saranno consentiti gli spostamenti nell’ambito del territorio regionale nel rispetto del coprifuoco vigente dalle 22 alle 5 e tra regioni bianche e gialle. Per gli spostamenti tra e verso regioni rosse e arancioni è necessario il “green pass”, o certificato verde, in formato cartaceo o digitale che attesti almeno una delle seguenti condizioni: 6 mesi per guariti e vaccinati e 48 ore per chi si è sottoposto a un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo. I certificati rilasciati dalle strutture sanitarie interessate, su richiesta del cittadino, cessano di avere validità, se nei sei mesi la persona risulta positiva al coronavirus. Sono previste sanzioni per chi lo falsifica, compresa la reclusione. E’ valido in tutti gli Stati membri dell’Ue.
Dal 26 aprile al 15 giugno è consentito inoltre una volta al giorno lo spostamento in ambito regionale verso una sola abitazione privata abitata, nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre a minorenni e disabili o non autosufficienti conviventi. Si può andare nelle seconde case, ma il contratto di acquisto o di affitto deve essere stato sottoscritto prima del 14 gennaio scorso, così come spostarsi nel territorio regionale per l’esercizio dell’attività venatoria e della pesca sportiva, compreso condurre l’orto e il terreno ed accudire gli animali.
Le attività didattiche in classe saranno sempre in presenza per nidi, materne, elementari e medie. Per l’università le attività didattiche e curriculari saranno svolte prioritariamente in presenza, mentre resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza nei laboratori quando necessario. Regione Liguria ha emesso una nuova ordinanza che dispone la didattica in presenza al 70% sul territorio regionale da lunedì 26 aprile fino alle 24 dell’8 maggio per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, per la formazione professionale (IeFP), per gli istituti tecnici superiori (Its) e per i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts).
Saranno consentite le attività dei servizi di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, con rientro a casa entro le 22. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti. Inoltre, l’ordinanza firmata ieri dal presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, consente ai centri culturali, sociali e ricreativi che effettuano attività di ristorazione e somministrazione di svolgere, esclusivamente a favore dei propri associati, attività di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto dei limiti orari sugli spostamenti.
Dal 1° giugno le attività di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio, saranno consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle 5 alle 18, o fino a un diverso orario stabilito con deliberazione del Consiglio dei ministri. Rimangono consentiti l’asporto e la consegna a domicilio. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo del distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Riapriranno i musei e le mostre ed è consentito lo svolgimento degli spettacoli in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto, con posti a sedere preassegnati e distanza di almeno un metro. La capienza non potrà essere superiore al 50% di quella massima. Massimo 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi potranno essere riservati solo a chi abbia il certificato verde. Riaprono i parchi giochi. Solo dal 15 giugno in zona gialla sarà consentito lo svolgimento in presenza delle fiere e dal 1° luglio dei convegni e dei congressi. Dal 1° luglio verranno inoltre consentite le attività dei centri termali e quelle dei parchi tematici e di divertimento.
Saranno consentite le attività sportive all’aperto, anche di squadra e di contatto. Restano chiuse piscine e palestre che riapriranno più avanti. Dal 15 maggio potranno riprendere infatti le attività nelle piscine all’aperto in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico. Dal 1° giugno saranno invece consentite le attività delle palestre. Resta interdetto in ogni caso l’uso degli spogliatoi.Dal 1° giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. E’ possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non sarà possibile assicurare il rispetto di tali condizioni, gli eventi e le competizioni sportivi si dovranno svolgere senza la presenza di pubblico.