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Coronavirus, premier Draghi su ripartenza paese: «Guardiamo al futuro delle prossime settimane»

8 aprile 2021 | 19:19
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Coronavirus, premier Draghi su ripartenza paese: «Guardiamo al futuro delle prossime settimane»

Fondamentali le vaccinazioni degli over80 e degli ultrafragili

Roma. «Tutti chiedono le aperture, è normale chiedere le aperture, perché la miglior forma di sostegno per l’economia non sono i sostegni del governo, ma sono le riaperture. Vorrei dire quanto sono consapevole della situazione di bisogno, spesso di disperazione, con le manifestazioni che ci sono state. Naturalmente uno deve condannare sempre la violenza, ma io capisco perfettamente il senso di smarrimento, di disperazione e, per alcuni, il senso di alienazione che si ha in questa situazione di limitata mobilità e mobilitata interazione sociale». Nel corso della conferenza stampa indetta da Palazzo Chigi, il premier Mario Draghi ha più volte parlato delle riaperture di attività economiche, dichiarando che il Governo sta lavorando per riaperture già nelle prossime settimane. Tutto, però, dovrà andare di pari passo con le vaccinazioni delle categorie a rischio.

«Se chiedete a me – ha detto – Io voglio vedere le prossime settimane, settimane di riapertura, ma riapertura in sicurezza. A cominciare dalle scuole. L’obiettivo è di dare ai ragazzi almeno un mese pieno di attività scolastica, per far loro concludere insieme la scuola. Poi naturalmente le riaperture in sicurezza. E qui torno alle vaccinazioni: tanto più celermente procedono le vaccinazioni tanto più celermente si può tornare a riaprire. E quando parlo di vaccinazioni celeri, parlo di quelle alle categorie a rischio».

Le vaccinazioni, dunque, restano «al centro delle riaperture e quindi della ripresa dell’economia – ha aggiunto il presidente del Consiglio -. Se noi riusciamo a ridurre il rischio di morte nelle classi che sono più a rischio, è chiaro che si riapre tutto con molta molta più tranquillità. Ricordiamo che la disponibilità di vaccini c’è, tocca al commissario coordinarsi con le Regioni, tocca alle Regioni. Ma devo dire che stanno già facendo molto lavoro: il lavoro procede a spron battuto, ora si tratta solo di fare delle scelte di direzione. Ma non ho alcun dubbio che le tutte le regioni possano raggiungere questo obiettivo».

Date precise, però, non ce ne sono: «Avere delle date implica che io conosca esattamente i valori dei parametri rilevanti ad una certa data, conosca esattamente, ad esempio, quanti sono i contagi, a quanto è l’Rt, a che punto è la campagna vaccinale – ha detto Draghi – Ci sono regioni molto avanti. Per quelle che sono molto avanti con le vaccinazioni degli over 80, degli ultrafragili, è ovvio che sarà più facile parlare di riapertura».