Identificati

Coronavirus, manifestazione a Roma. Fermati esponenti del Movimento Imprese Italiane

In caserma per accertamenti mentre si stavano recando all'appuntamento al Circo Massimo

Maurizio Pinto fermato

Roma. Anche cinque imperiesi, che partecipano alla manifestazione di protesta a Roma contro le chiusure delle attività economiche imposte dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19, sono stati portati in caserma per accertamenti dalla polizia della capitale. Si tratta dell’imprenditore di Sanremo Maurizio Pinto, presidente del Movimento Imprese Italiane, e di altre quattro persone del suo gruppo.

La polizia li ha fermati mentre si stavano recando all’appuntamento al Circo Massimo. «Mentre camminavo per raggiungere gli altri sono stato fermato – racconta Pinto -. Sono stato un’ora in caserma, non si sa per quale motivo. Hanno portavo via anche John e Alessio (Graglia, ndr). Eravamo davanti al Pantheon dove avevamo appuntamento con il nostro gruppo prima della manifestazione. Mi hanno circondato, intimandomi di consegnare il documento, cosa che ho fatto senza problemi. Poi mi hanno caricato e portato via».

«Stamattina siamo partiti dall’albergo, appena usciti ci hanno subito fermato per un controllo dei documenti – racconta Alessio Graglia, vice presidente del Movimento Imprese Italiane – Poi ci siamo rimessi in cammino: dovevamo percorrere circa 1 chilometro e mezzo a piedi, la Digos ci ha seguiti. Quando siamo arrivati al punto di incontro con il nostro gruppo, ad aspettarci ci saranno state circa 100 persone con le quali dovevamo andare alla manifestazione, ma gli agenti in tenuta antisommossa ci hanno praticamente blindato, accerchiandoci. Hanno portavo via subito Maurizio (Pinto, ndr), dicendo che dovevano identificarlo. Dopo un po’ di discussioni hanno deciso di portare via anche John. A quel punto si è scatenato un po’ di putiferio. Mi hanno lasciato subito andare, però poi ci hanno blindato per circa un’ora nella piazza e non ci facevano muovere».

Già nel corso della notte, gli esponenti del movimento nato a Sanremo erano stati oggetto di un blitz da parte delle forze dell’ordine: «Stavamo bevendo bibite e drink nella hall del nostro albergo – raccontano – Qualcuno fumava una sigaretta sulla porta di ingresso. Sono arrivati a controllarci. Ci saranno stati dieci, quindici agenti. Erano le due di notte, hanno svegliato tutto l’albergo».

 

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