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Chiusura Distaccamento Polstrada di Sanremo, Berrino e Russo (Fdi): «Una sconfitta per il territorio»

3 aprile 2021 | 12:15
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Chiusura Distaccamento Polstrada di Sanremo, Berrino e Russo (Fdi): «Una sconfitta per il territorio»

L’assessore e la consigliera regionale: «Dispiaciuti e preoccupati» A rischio anche la caserma dei carabinieri di Ospedaletti

Sanremo. «Siamo dispiaciuti e preoccupati», così l’assessore regionale Gianni Berrino e la consigliera regionale Veronica Russo di Fratelli d’Italia dopo aver appreso delle chiusure dei distaccamenti di Sanremo e Finale Ligure della Polizia Stradale decise dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno.

La sede della Polstrada di via Padre Semeria a Sanremo, situata in una posizione equidistante dal confine francese e dalla città di Imperia, è sempre stata indispensabile per garantire la sicurezza stradale e la legalità in un territorio anche di confine per il massiccio flusso di traffico veicolare e per i diffusi episodi di criminalità. Anche perdere la sede di Finale è una sconfitta per la nostra regione: verrà meno un presidio importante che svolge attività di controllo dei flussi di traffico pesante intorno al porto di Savona», affermano Berrino e Russo.

Riviera24- veronica russo

«Già nelle settimane scorse avevamo espresso la nostra contrarietà a questa decisione con un ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia e votato all’unanimità dal Consiglio regionale, purtroppo però annotiamo che il Governo ha tirato avanti senza tenerne conto».

«Ribadiamo la nostra posizione – proseguono Berrino e Russo – il conseguimento di economie gestionali e virtuose, che sono alla base della chiusura delle sedi della Polstrada, per noi devono venire dopo la sicurezza stradale, la prevenzione e la tutela dei cittadini dalla criminalità».

L’assessore regionale Gianni Berrino esprime, inoltre, seria preoccupazione per quanto appreso dagli organi di stampa in merito alla ipotizzata chiusura della caserma dei Carabinieri di Ospedaletti: «Un importante presidio presente da oltre 110 anni, che garantisce la sicurezza di cittadini e turisti in una parte sensibile del nostro territorio, non può essere chiuso. Ritengo che in questa situazione lo Stato non debba far mancare le risorse per sostenere l’affitto della nuova sede: poche decine di migliaia di euro annui non devono privare i cittadini di un riferimento preposto alla normalità e alla sicurezza della loro vita».